Lo scenario della guerra Russo-ucraina si fa sempre più cupo
La Germania sta per cedere i Leopard 2. L'Italia invierà i missili antimissilie. La Bielorussia appoggia Mosca. La Nord Corea sta inviando i propri missili alla Russia
Avevamo scritto proprio ieri che i carri armati tedeschi Leopard 2 non verranno ceduti all’Ucraina per evitare che il conflitto si allarghi.
L’idea ci sembrava positiva perché poteva limitarsi a incombere come minaccia nel caso la Bielorussia decidesse di entrare nel conflitto a fianco della Russia.
Ma pare che la Germania stia per cedere alle pressioni dei propri alleati perché la Corea del Nord sta già rifornendo Mosca di armi missilistiche di ultima generazione. E Pyongyang non nasconde il piacere di poter combattere contro gli Stati Uniti per interposta persona.
Di qui la decisione italiana di inviare all’Ucraina missili antimissile. Come si sa, per poterlo fare ci vuole il voto favorevole del Parlamento, che pare scontato.
L’Italia ha progettato e costruito missili antimissile insieme alla Francia e pare che siano i migliori al mondo. Vengono messi in funzione anche in Italia quando si vogliono garantire spazi aerei sicuri. Ma, per gli stessi motivi, li abbiamo mandati anche nelle nostre basi all’estero.
La scelta dei carri Leopard 2 è stata dettata dalla grande quantità di unità prodotte dalla Germania e venduti un po’ in tutto il mondo, anche a 13 stati Europei. Quindi non sarebbe necessario metterli in produzione in tutta fretta.
Altro aspetto da non sottovalutare, la NATO ha grandi scorte di proiettili per i cannoni da 120 in dotazione ai Leopard.
In tutto il mondo ci sono 3.600 carri Leopard, fortunatamente usati poco. La Polonia potrebbe consegnarne già 200.
L’Italia, come si sa, i carri armati se li produce da sé; quindi non ha Leopard 2 da inviare all’Ucraina. I nostri carri hanno caratteristiche leggermente inferiori a quelli tedeschi, ma sono prodotti da noi per il territorio italiano. Nelle grandi pianure ucraine e russe vanno certamente meglio i Leopard.
Ciò premesso, lo spettro della guerra planetaria si fa sempre più vicino.
Se i missili italiani sono per la difesa del territorio ucraino da attacchi missilistici, le divisioni corazzate hanno una capacità operativa che può andare ben oltre la difesa del territorio. Certamente la difesa può essere «attiva», ma guai se dovesse sfuggire il controllo e dovessimo assistere ai carri europei sul suolo russo.
Il crimine contro l’umanità l’ha fatto Putin che ha attivato l’«operazione speciale», cioè la guerra contro Kiev.
Ma la responsabilità di impedire l’allargamento del conflitto è degli stati europei e degli Usa.
I quali dovrebbero puntare solo a un pareggio, dignitoso per entrambe le parti.
A guardare lo scenario, al momento non vediamo volontà pacifiste pronunciate.
GdM