Il J'accuse del sindaco Valduga: «Failoni non si innervosisca»

Il Sindaco di Rovereto replica alle accuse dell’Assessore provinciale al Turismo sul personale dei Musei

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Così Francesco Valduga replica alle dichiarazioni di oggi dell’Assessore Roberto Failoni:

«Un conto è enunciare che il Trentino è tutto turistico, un conto è declinarlo nei fatti. Non si innervosisca Failoni.
«La Riforma del turismo la conosco talmente bene che so che il Trentino è talmente tutto turistico che, se non ci fossimo stati noi Sindaci, con la buona risposta dei privati, l’APT di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo non esisterebbe più.
«E forse si ricorderà il lavoro che il territorio ha fatto per fargli recepire l’importanza anche dal punto di vista turistico di questa valle, dato che in un primo tempo l’aveva esclusa dalla sua riforma.
«E di più: non basta dire che il Trentino è tutto turistico se poi l’assessore al Commercio, che è sempre Failoni, quando stabilisce criteri sulle attività commerciali che hanno inevitabili connessioni con la politica turistica (e tra l’altro nello stesso periodo della Riforma), esclude realtà importanti come quelle di Trento, Rovereto e Pergine.
 
«Già in passato, infatti, insieme a questi Comuni, abbiamo contestato il tecnicismo con il quale la Provincia non ci ha riconosciuto di essere Comuni ad elevata intensità turistica. E questo perché, ripeto, si applicano parametri tecnici più che politici (come peraltro è accaduto con il Progettone) lasciando le intenzioni negli enunciati ma agendo in maniera da non consentire a tutto il territorio provinciale di dirsi pienamente turistico.
«So comunque che i Musei, come da verifica con i loro consulenti del lavoro, vogliono rappresentare le limitazioni alla agilità di assunzioni stagionali che li caratterizzerebbero, anche in conseguenza del mancato riconoscimento di cui stiamo parlando, e questo come ulteriore possibile soluzione alla attuale situazione di carenza di personale, senza dimenticare chiaramente l’importanza di ragionare prima di tutto sulle risorse economiche messe a disposizione degli enti museali stessi.»