Un ponte tra scienza, arte e cultura – Di Nadia Clementi

Un importante incontro presso il Centro di Ricerca Biomedica MAGI a Rovereto

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Lo scorso 13 settembre, il Centro di Ricerca Biomedica MAGI di Rovereto ha concluso un evento di rilevante valore scientifico e culturale, con ospiti illustri provenienti dalla Slovacchia: il Professor Jan Miertus e la Professoressa Miroslava Vráblová.
Il Professor Jan Miertus, laureato in medicina e specializzato in genetica medica, svolge un ruolo chiave nelle attività di diagnostica genetica presso MAGI. Dividendo il suo tempo tra Italia e Slovacchia, Jan Miertus è una figura centrale nel promuovere la collaborazione scientifica tra i due Paesi.
Sua moglie, la Professoressa Miroslava Vráblová, è laureata in giurisprudenza e specializzata in criminologia. Dopo un periodo di insegnamento universitario, ora tiene lezioni di criminologia presso l’Accademia Slovacca.
 
Lo scopo principale dell’incontro era condurre una revisione del sistema di qualità del laboratorio MAGI. L’evento ha fornito non solo una valutazione professionale, ma anche un’occasione per scambi conviviali. Un pranzo in un ristorante indiano a Rovereto, al quale hanno partecipato i ricercatori di MAGI, il Professor Jan Miertus e la Professoressa Miroslava Vráblová, ha offerto un piacevole momento di dialogo tra scienza e cultura, arricchito dalla cucina tradizionale indiana.
Successivamente, le discussioni sono riprese, concentrandosi sulla collaborazione scientifica tra MAGI e l'Università di Trnava.
 
Trnava, una delle città più antiche della Slovacchia, è conosciuta come la «Roma Slovacca» per il suo ricco patrimonio religioso e culturale. Il centro storico, racchiuso da antiche mura medievali, è un gioiello architettonico che affascina i visitatori con il suo fascino senza tempo. La Piazza della Città (Trojičné námestie) è il cuore vibrante della città, circondata da eleganti edifici barocchi e rinascimentali, tra cui il Municipio, uno degli esempi più iconici di architettura civile in Slovacchia.
La Cattedrale di San Giovanni Battista, con le sue imponenti guglie gemelle, è un capolavoro barocco, mentre la Chiesa gotica di San Nicola è un altro simbolo di Trnava. Camminare nel centro storico è un'esperienza immersiva in secoli di storia, tra palazzi nobiliari, antiche torri e dettagli decorativi che sottolineano l'importanza artistica e culturale di questa affascinante città.
 
L'Università di San Cirillo e Metodio di Trnava (Univerzita sv. Cyrila a Metoda v Trnave) ha recentemente avviato una grande collaborazione scientifica attraverso la sua neonata Facoltà di Scienze Naturali (Fakulta prírodných vied). Nonostante sia una facoltà emergente, sta rapidamente guadagnando importanza grazie a iniziative di ricerca innovative come il progetto DanubeMathOmics – «Navigare insieme il fiume dei dati omici». Questo progetto è un modello di cooperazione internazionale, nato dalla collaborazione tra il gruppo italiano MAGI, guidato dal Dott. Matteo Bertelli, e l'Università di Trnava.
 
La collaborazione è stata avviata grazie agli sforzi del Professor Stanislav Miertus, della Dott.ssa Dominika Vešelényiová, PhD, oltre che dei Professori Jiří Pospíchal e Iveta Dirgová Luptáková, che hanno svolto un ruolo cruciale nell'avanzamento della cooperazione tra MAGI e l'Università di Trnava. I loro contributi sono stati determinanti per facilitare lo scambio di competenze e l'integrazione di pratiche di ricerca innovative nei campi della biologia e della biotecnologia.
 
Il progetto si concentra sulla condivisione e l'integrazione di dati omici, un argomento all'avanguardia in queste discipline scientifiche, e dimostra come una facoltà giovane possa sviluppare collaborazioni che contribuiscono alla ricerca scientifica e tecnologica in modi innovativi e inclusivi.
DanubeMathOmics dimostra come una giovane facoltà possa sviluppare collaborazioni che contribuiscono alla ricerca scientifica e tecnologica in modi innovativi e inclusivi.


 
La discussione ha evidenziato importanti risultati, anche se si sono verificati alcuni ritardi, portando alla decisione di posticipare l'incontro del gruppo a Trnava alla fine di novembre 2024. Questo evento sarà un'importante occasione per discutere i lavori scientifici condotti dai ricercatori di dottorato dell'Università di Trnava, che hanno completato parte della loro formazione presso il laboratorio MAGI.
 
Oltre agli argomenti scientifici, l'incontro ha toccato anche temi culturali. Il Professor Jan Miertus e la Professoressa Miroslava Vráblová hanno presentato al Dott. Matteo Bertelli un dipinto raffigurante la piazza principale di Trnava, simbolo di apprezzamento e amicizia tra i due centri. Le discussioni hanno sottolineato l'importanza di continuare la collaborazione, non solo in ambito scientifico, ma anche culturale, rafforzando i legami tra le due istituzioni.
 
Un momento finale e significativo dell'incontro è stato dedicato a una passione condivisa per la «Dottrina Sociale della Chiesa», che unisce il Professor Jan Miertus, la Professoressa Miroslava Vráblová e il Dott. Matteo Bertelli. Il laboratorio MAGI di Rovereto è profondamente radicato nella cultura cattolica. La Dottrina Sociale della Chiesa cerca di armonizzare i valori umani ed economici per la crescita olistica sia degli individui che della società, un tema che sarà al centro di future discussioni, in particolare riguardo all'educazione dei giovani — un percorso essenziale per costruire una società pacifica e inclusiva.
 
Un momento chiave nello sviluppo della Dottrina Sociale della Chiesa è stato l'intervento di Papa Leone XIII, al quale il Dott. Matteo Bertelli è particolarmente devoto. Con l'enciclica Rerum Novarum del 1891, Leone XIII gettò le basi per una riflessione sulla giustizia sociale, posizionando la Chiesa come una voce chiave nelle questioni sociali e politiche.
L'enciclica propose un modello di sviluppo che rispetti la dignità del lavoro e promuova un'economia al servizio dell'umanità, basata sulla giustizia e sulla solidarietà.
 
Oggi, la Dottrina Sociale della Chiesa rappresenta una riscoperta importante, soprattutto nell'educazione dei giovani. In un mondo sempre più focalizzato sulla crescita economica e tecnologica, è essenziale che le giovani generazioni non perdano di vista valori come il rispetto, la fraternità, l'onestà e la collaborazione. Questi principi, che sembrano essersi parzialmente erosi nella società odierna, sono fondamentali per costruire solide relazioni umane e affrontare i conflitti sociali e internazionali che emergono.
 
Secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, l'educazione dei giovani deve andare oltre la semplice preparazione economica e professionale. Deve promuovere uno sviluppo olistico, coltivando le loro capacità non solo per il successo materiale, ma per il bene comune, con una profonda consapevolezza dei loro doveri verso gli altri e la società.
I giovani devono essere educati al rispetto reciproco, all'integrità morale e alla solidarietà — valori che, se correttamente integrati nella loro formazione, potrebbero essere la chiave per un futuro più giusto e pacifico.
Questo incontro ha dimostrato come scienza, arte e cultura possano coesistere e rafforzarsi reciprocamente, ponendo solide basi per futuri ambiziosi progetti scientifici e umanitari.

Nadia Clementi - [email protected]