Cartoline di Bruno Lucchi: Pedros, il pellicano greco

Dopo la guarigione, il pellicano rimase definitivamente a Mykonos, accolto e coccolato dai suoi abitanti che gli diedero il nome di Petros

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Strani uccelli i Pellicani, grandi volatori, si cibano di pesce catturato tuffandosi mentre sono in volo oppure nuotando in acque poco profonde.
Goffi mentre prendono il volo, con le zampe corte e i piedi palmati che avanzando rapidi nell'acqua e ne facilitano il decollo.
I pellicani adulti, per dar da mangiare ai loro piccoli i pesci che trasportano nella sacca, curvano il becco verso il petto, questo fatto ha indotto l’errata credenza che i genitori si lacerino il petto per nutrire i propri pulcini con il proprio sangue.
Per questa ragione la religione cristiana ne ha fatto l’allegoria del supremo sacrificio di Cristo crocifisso salvatore dell’umanità, rappresenta l’eucarestia, il sacramento che ricorda l’ultima cena di Gesù e che si ripete ogni giorno in tutto il mondo durante la celebrazione della messa.
 
Ho disegnato più volte il pellicano e ne ho fatto dei bassorilievi che ho esposto nella mostra «il pane spezzato» nel 2014 nella chiesa di San Zenone all’Arco a Brescia, ispirandomi da immagini del pellicano fotografato qualche anno prima.
È successo nel settembre 2012, durante una vacanza in Grecia, l’incontro con Petros il simbolo indiscutibile dell’isola di Mykonos.
Era la prima volta che avvicinavo lo splendido esemplare di pellicano che si fa perfino accarezzare dai turisti mentre trascorre il tempo a oziare e curarsi il piumaggio.
 
Gli abitanti raccontano che nel 1958 un pellicano durante la migrazione verso il clima mite del Nilo, incontrò una brutta tempesta e cadde sfinito sulla spiaggia dell’isola.
Il pellicano fu trovato e curato da un marinaio.
Dopo la guarigione il pellicano rimase definitivamente a Mykonos, accolto e coccolato dai suoi abitanti che gli diedero il nome di Petros.
Da quel giorno, si narra che il turismo fiorì sull’isola e continuò ad aumentare. Gli abitanti associarono questo benessere al pellicano, tanto da considerarlo come simbolo della fortuna.
 
Dopo aver vissuto felicemente 30 anni, Petros nel dicembre del 1985 morì.
Lasciando un grande vuoto sia nei cittadini che tra i turisti ormai abituati a vedere questa presenza.
Successivamente alcune celebrità, tra cui Jacqueline Kennedy (Onassis), decisero di donare all’isola altri tre pellicani, una femmina (Irene) e due maschi, di cui uno chiamato Petros.
L’ultimo Petros è giunto sull’isola nel 2014.
Se lo volete incontrare, si aggira in centro e vicino al porto nel tardo pomeriggio o la mattina sul presto, portato a passeggio dalla persona che se ne occupa.
 
Bruno Lucchi

























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