Tre cattive notizie di cronaca provenienti dall’estero

A Cuba precipita un aereo poco dopo il decollo: 106 morti – In Texas un giovane spara a scuola: 10 morti – In Belgio una bimba di due anni uccisa dalla polizia

Una brutta giornata quella registrata oggi dalle cronache internazionali.
La più pesante è quella dell’aereo che si è schiantato al suolo poco dopo il decollo da L’Avana su una tratta interna. A bordo c’erano 109 persone compreso l’equipaggio. Le vittime sono 106, i sopravvissuti sono tre ma in gravi condizioni.
Non sono note le cause del disastro. I testimoni affermano che avrebbe perso quota appena decollato per poi prendere fuoco prima di schiantarsi a terra una decina di km dopo l’aeroporto.
La Farnesina sta cercando di appurare se vi fossero cittadini italiani a bordo.
 
La seconda notizia viene dal Texas, dove un giovane di 17 anni ha aperto il fuoco sugli studenti e i professori di un liceo di Santa Fe. Le vittime sono dieci, tra i quali un professore, mentre il numero dei feriti è imprecisato.
La polizia è riuscita a catturare il killer, impedendogli di suicidarsi. Con lui anche un complice. Oltre al fucile a un revolver calibro 38, sono stati trovati degli ordigni esplosivi.
Secondo la ricostruzione della polizia, il ragazzo aveva postato sui social la sua foto con maglietta riportante la scritta «nato per uccidere» e i simboli della croce uncinata e la falce e martello.
Dall’inizio dell’anno è la 22esima strage che avviene in una scuola americana. Trump, colpito dalla notizia, ha promesso di impedire altre sparatorie nelle scuole, ma non intende mettere mano alla legge sulle armi.
 
La terza tragica notizia riporta la morte di un solo essere umano, ma purtroppo si tratta di una bambina di soli 2 anni, uccisa per sbaglio dalla polizia Belga che ha aperto il fuoco contro un furgone di migranti che non si era fermato all’alt.
La piccolina era di origine curda e si trovava insieme ad altri 26 adulti e quattro bambini.
La notizia ha giustamente scioccato l’opinione pubblica belga, ma il ministro dell’Interno ha definito l’episodio un avvenimento tragico dovuto alle circostanze in cui i trafficanti prosperano col traffico di esseri umani.