Fuorilegge, banditi e banditesse al Film Festival della Lessinia
Con gli incontri «Parole Alte» l’omaggio tematico della rassegna conduce sulle tracce dei contrabbandieri –Domani, 20 agosto, ospite l’antropologo Annibale Salsa
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Ci si incammina sulle tracce dei contrabbandieri per la seconda giornata del Film Festival della Lessinia.
Di banditi e fuorilegge in montagna si parla domani, domenica 20 agosto, nella tavola rotonda organizzata dall’associazione Curatorium Cimbricum Veronense alle 9.30 nella Sala Olimpica del Teatro Vittoria.
L’approfondimento, coordinato e moderato dall’antropologo Annibale Salsa, indaga sulle figure di banditi sulle Alpi, sugli Appennini, sui monti della Barbagia in Sardegna e della Lessinia, terra del Festival.
Intervengono come relatori Elena Vannucchi sul tema dei banditi, contrabbandieri dal Medioevo all’Ottocento in Appennino; Luca Giarelli racconta di banditi e fuorilegge sulle Alpi, mentre Franco Fresi si sofferma sulle banditesse, donne fuorilegge in Sardegna; gli studiosi Ezio Bonomi e Bruno Avesani riportano nel Veronese con le vicende dei briganti Falasco e Tomasin e di altri contrabbandieri.
Alle 16.30 è sempre la Sala Olimpica ad ospitare il primo degli incontri Parole Alte promossi in collaborazione con l’Università di Verona e pensati per tratteggiare in un omaggio tematico gli uomini che in altre epoche, regioni e culture scelsero le terre alte come luogo di aspirazione a qualcosa di alto, di grande, in cui sfogare la ribellione contro l’autorità e rendere possibile la lotta in difesa dei propri ideali.
A partire da Tönle Bintarn: pastore e fuorilegge, protagonista del celebre romanzo di Mario Rigoni Stern, è un esempio emblematico del superamento di confini geografici, linguistici e culturali.
Andrea Nicolussi Golo, dell’Istituto Cimbro di Luserna, ha tradotto il libro in cimbro con il titolo Tönle Bintarn (Provincia Autonoma di Trento, Servizio minoranze linguistiche, 2013).
I linguisti Alessandra Tomaselli ed Ermenegildo Bidese dialogano con l’autore sull’importanza di questa traduzione: chiave rivelatrice del complesso rapporto tra lingua e cultura, con letture tratte dal libro in italiano, tedesco e cimbro.
Montagne italiane. Sono due le visioni cinematografiche in programma alle 16, al Teatro Vittoria, per la sezione Montagne italiane.
È ambientato a Grassano, piccolo borgo sui monti della Basilicata, La cacciata del Malvento (Italia 2016) del video-maker Donato Canosa.
In un luogo diviso tra scetticismo e convinzione, anziane donne svelano i segreti di antiche pratiche per liberare da invidia e cattiva sorte.
Ci si sposta in Piemonte con A bitter story – Una storia amara (Italia 2016) di Francesca Bono.
Tra i centri di Barge e Bagnolo, nel Cuneese, dagli anni Novanta risiede una folta comunità cinese.
La regista ha scelto di entrare nelle scuole per raccontare gli adolescenti alle prese con un cammino di maturazione, apprendimento e integrazione.
Concorso
Proseguono, di pomeriggio e sera, al Teatro Vittoria le proiezioni delle pellicole in Concorso al Film Festival.
Alle 18 il regista e fotografo belga Pieter-Jan De Pue accompagna gli spettatori sulle alture del Palmir con «The land of the Enlightened - La terra degli Illuminati» (Belgio, Francia 2016).
Con la routine dei soldati americani si mescolano le storie delle bande selvagge di bambini che scavano le montagne alla ricerca di lapislazzuli.
A metà tra documentario e fiction, l’opera è una riflessione sull’eredità lasciata dalla guerra alle giovani generazioni in un Afghanistan dilaniato dalla guerra.
Alle 21 si riprende con una serie di cortometraggi: dalla vicenda di Charles descritta in «Árborg» (Francia 2017) di Antoine Delelis si passa al rapporto tra padre e figlio di «Przed Świtem - Prima dell’alba» (Polonia 2016) di Lukasz Borowski.
A seguire Dadyaa (Francia, Nepal 2016) girato da Pooja Gurung e Bibhusan Basnet in una profonda valle nepalese; «Oliara - La bassa stagione» (Kazakista, 2016) di Yelzat Eskendir, racconto del drammatico epilogo di una modesta famiglia kazaka che vive isolata nella steppa; infine «One of the roughs, a kosmos - Uno dei rudi, un cosmo» (Stati Uniti 2017) di Carmine Grimaldi in cui padre e figlia vivono in una fattoria nella profonda campagna americana.
Info
Ingresso alle proiezioni: 5 euro (intero); 3 euro (ridotto FFDL+ fino a 14 anni).
Prevendita biglietti presso il Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova, in piazza Marconi: tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Telefono: 045.7050789. Sito internet: www.ffdl.it.