Il premio Nobel Shiller al Festival dell’Economia 2023
L'ecoomista: «Le narrazioni sono una delle forze che guidano l’economia»
L’economista e premio Nobel nel 2013, Robert Shiller, è intervenuto oggi in videocollegamento al Festival dell’Economia di Trento per parlare di come le emozioni e le paure influenzano gli investimenti.
«Da sempre i comportamenti umani sono fortemente condizionati dalle emozioni o dalle narrazioni, dalle storie raccontate da altre persone, su determinati temi.
«In questo fenomeno il progresso tecnologico ha sempre avuto un ruolo importante, ed oggi con le nuove tecnologie le narrazioni, vere o false che siano, riescono a diventare virali e ad avere un impatto enorme sulle nostre vite, sulla società e sui mercati, determinandone di fatto il loro andamento.
«Allo stesso tempo, però, le nuove tecnologie stanno disegnando un nuovo scenario che potremmo apprezzare solo tra molti anni: se non ne avremo paura e non ne faremo una narrazione negativa o di minaccia per il nostro status, saranno le nostre principali alleate per il futuro» – ha detto Shiller.
L’economista, in dialogo con la giornalista del Sole 24 Ore, Isabella Bufacchi, ha associato alla perdita della fiducia - nelle istituzioni, nel mondo scientifico, negli organismi governativi - e all’insorgere di sentimenti di rabbia e paura, il diffondersi di narrazioni capaci di deviare il razionale comportamento umano, con importanti conseguenze anche sull’andamento dei mercati finanziari.
«La fiducia è l’elemento cruciale di ogni rapporto sociale – ha spiegato Shiller – e se viene incrinata da qualche fattore di disturbo, sia esso la narrazione sulla recessione, sull’aumento dei tassi, sul rischio di conflitto alle nostre porte, viene meno la lucidità del pensiero umano e il rischio che si verifichino comportamenti non razionali collettivi, come prelevare tutti i risparmi dalla propria banca, evitare di acquistare un bene o di fare un investimento.
«Azioni con un impatto concreto sull’andamento delle nostre vite, sulla società e sull’economia, che vanno di fatto ad alterare interi mercati. Tutto nasce dalla paura, dal timore di prevaricazione, che ci venga via portato qualcosa.»
Dinamiche che esistono da migliaia di anni, fa notare il professore, e che chiamano in gioco il progresso tecnologico e il loro minacciare il ruolo dell’uomo all’interno dell’economia e della società.
«Sin dall’antica Grecia si temeva che le nuove tecniche avrebbero sottratto lavoro all’uomo, stessa cosa nell’Ottocento con l’industrializzazione e negli anni venti del Novecento, quando il termine robot divenne di utilizzo comune negli Stati Uniti.
«È evidente che oggi, con l’avanzare dell’intelligenza artificiale siamo davanti ad un punto di svolta della storia di cui oggi vediamo più le minacce che non le opportunità» – ha spiegato.
Proprio le nuove tecnologie saranno secondo Shiller le principali alleate dell’uomo per affrontare le sfide future.
«Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale hanno iniziato a disegnare un nuovo scenario che riusciremo ad apprezzare solo negli anni a venire.
«Se non avremo paura e non ne faremo una narrazione negativa e minacciosa, saranno nostre alleate anche per governare questi fenomeni» – ha concluso.