Altopiano della Vigolana, primo mercato della terra Slow Food

Venti produttori dei territori si ritrovano per far conoscere le proprie eccellenze e presentarle direttamente ai visitatori del mercato

Foto di Sabrina Bortolotti.

Sabato 15 maggio in piazza Bailoni a Vigolo Vattaro Slow Food organizza la seconda edizione del Mercato della Terra - Terre Alte, la prima nell’Altopiano della Vigolana.
Venti produttori dei territori della Vigolana e degli Altipiani Cimbri si ritrovano per far conoscere le proprie eccellenze e presentarle direttamente ai visitatori del mercato.
Paolo Zanlucchi, Sindaco del Comune di Altopiano della Vigolana sottolinea che «Il Mercato della Terra non è solo un evento commerciale ma rappresenta a tutti gli effetti un patrimonio culturale ed educativo per le nostre comunità. È nostro compito ora dargli continuità e sviluppo. Ci auguriamo – prosegue il Sindaco - che l’iniziativa diventi anche un momento di condivisione e di socialità ritrovata. Stiamo cercando di uscire, poco alla volta, dal difficile momento del lockdown, e questa iniziativa si sposa alla perfezione con il desiderio di rinascita sociale sotto tutti i punti di vista.»
 
Il Mercato della Terra è infatti ispirato dai valori e dalla filosofia di Slow Food e del buono, pulito e giusto. Attualmente nel mondo si contano 70 mercati in 28 paesi sparsi su tutti i continenti. Quaranta di questi sono in Italia. Esistono mercati della Terra Slow Food in Sud America, in Canada e negli Stati Uniti, nell’Africa subsahariana, in Australia, in India e in Cina. In quest’ultimo paese ha assunto una rilevanza nel dibattito per ridisegnare il rapporto tra città e aree rurali di una megalopoli come Shanghai. In Italia, il mercato della terra di Milano ha un ruolo importante nella food policy della città.
Il progetto è realizzato dalla Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri, «Una rete di ristoratori, produttori e cittadini – ricorda la portavoce Graziella Bernardini - uniti insieme dalla volontà di riportare al centro la montagna e coloro che con il loro lavoro la custodiscono.»
 
Da due anni la Comunità opera in Trentino per favorire l’agricoltura di montagna, l’incontro tra attività ricettive e produzioni locali e diffondere i messaggi culturali di Slow Food.
«Il Mercato della Terra – afferma Tommaso Martini, portavoce Slow Food per il Trentino – porta nel nome un riferimento alle Terre Alte, un concetto che si inserisce nelle riflessioni sulle nuove geografie attraverso le quali ridisegnare il pianeta comprendendone le complessità e le interdipendenze, mettendo in connessione le nostre aree montane con quelle del resto del mondo e della rete Slow Food.»
Tra i produttori che scenderanno in piazza sabato provengono dalla Vigolana Vattarofruit con le prelibate confetture e mostarde di pere antiche, l’Agriturismo la Val della famiglia Debiasi, Ca de’ Baghi di Tullio Valcanover, il Leprotto Bisestile, Alpberries di Giacomelli Michele, Azienda agricola Piffer Lidia e i fiori della floricoltura Bianchini.
 
Gli altri produttori provengono invece da Folgaria, Luserna e Lavarone. Grande spazio ai formaggi con i nostrani di Diego Lenzi, il vezzena del Caseificio sociale e i formaggi di capra di Tullia Corradi da Lavarone e Andrea Incani di San Sebastiano. Ad arricchire la proposta le preparazioni di Prukaren, Natura in vasetto e della Fattoria didattica La Fonte di Mezzomonte.
Il mercato ospita alcuni produttori provenienti da altri territori come Maso Michael con le verdure biologiche dal Veneto, Maurizio Zanghielli con il peperoncino trentino coltivato a Isera e il progetto internazionale di Shirin Persia, Comunità Slow Food dedicata allo zafferano iraniano.
L’appuntamento di sabato segue il successo della prima edizione realizzata a Folgaria il terzo sabato di aprile che ha riscontrato un grande successo di pubblico e un particolare apprezzamento per la qualità degli espositori.
 
«Il Mercato della Terra è un luogo che ha davvero a che fare con la terra – secondo Francesca Eccher che con la sua azienda agricola espone al mercato: la si può sentire toccando con mano i prodotti di piccole realtà contadine, la si può vedere nei sorrisi di chi la lavora duramente, ma a fine giornata se ne va a dormire contento, la si può gustare assaggiando sapori dimenticati e annusare perché è anche nell’aria… è un luogo magico, fatto di persone concrete, in sinergia.»
Un progetto importante anche per l’Azienda per il turismo Alpe Cimbra Folgaria Lavarone Luserna Vigolana come conferma la direttrice Daniela Vecchiato: «Il Mercato della Terra rappresenta per l'Alpe Cimbra oltre che un elemento importante per la valorizzazione del prodotto locale anche la dimostrazione di come i territori sanno fanno sistema attraverso il fare. Il mercato per dare voce ai produttori di Folgaria Lavarone e Luserna si è ampliato immediatamente ai produttori della Vigolana rendendo ancora più concreta l'armonizzazione intervenuta a partire dal 1 gennaio 2021 di questi territori dall'Alpe Cimbra.»
 
Il Mercato della Terra – Terre Alte si tiene ogni terzo sabato del mese in maniera itinerante tra l’Altopiano della Vigolana, Folgaria e Lavarone.