L’Iran ha bombardato Israele dal cielo per tutta la notte

Probabilmente la vendetta si conclude al termine di questa operazione di fuoco

Come avevamo detto ieri, questa sarebbe stata la notte più lunga per Israele.
Lo avevano rivelato le informazioni dei servizi segreti americani osservando le foto satellitari, che avevano localizzato le forti concentrazioni di missili e droni dalle probabili basi di partenza.
L’operazione d’attacco è partita dalle stesse basi iraniane, ma soprattutto dal Libano Meridionale, dalla Siria e dalla Giordania. Gli obiettivi sono stati definbiti  nelle alture del Golan (colonizzato da Israele non appena conquistato 55 anni fa) e le basi militari più importanti.
L’azione prevedeva il lancio di 150 missili in sincrono, in modo che diventasse quasi impossibile la difesa antimissilistica di Tel Aviv. Però i giornali israeliani riferiscono che il 99% dei lanci è stato intercettato.
 
Biden aveva disposto l’avvicinamento nel mar Rosso della portaerei Eisenhower e della flotta, da cui sono partiti vari attacchi aerei per neutralizzare le basi di partenza dei razzi dalle aree non iraniane. Hanno partecipato alle missioni anche aerei inglesi e francesi.
Ma soprattutto sono stati i mezzi anti missile le armi più utili in questa guerra.
Netanyahu, dopo aver fatto mettere in sicurezza scuole e altre installazioni civili sensibili, ha attivato la distorsione dei segnali GPS per disturbare i congegni di guida di droni e missili.
Netanyahu aveva minacciato di attivare una eventuale reazione militare proporzionata all’attacco ricevuto. Aveva addirittura minacciato di distruggere i centri iraniani dove si sta sviluppando la bomba atomica.
 
I paesi occidentali avevano disposto la chiusura delle ambasciate e i consolati presenti in Israele.
E così ha fatto anche l’Italia, invitando i propri cittadini a evitare le aree più esposte.
I voli sono sospesi da ieri su Israele, Libano, Iraq, Siria, Giordania e Iran.
Infine, già da qualche giorno il Ministero della Difesa ha ordinato ai nostri militari presenti in Libano (1.200 alpini della Taurinense), in Iraq, in Siria e in Kuwait di ridurre al minimo le proprie attività, in modo da privilegiare la messa in sicurezza dei reparti.

Ciò premesso, la nostra opinione è che l’attacco attivato dall’Iran contro Israele si concluda con questa notte di fuoco, che comunque è stata la più lunga della storia di Israele.

G. de Mozzi