Domenica delle Palme, l’omelia del vescovo Lauro Tisi
«L'uomo ha perso le ragioni per vivere e ignora Dio» – «Essere liberi da se stessi: questo è il paradiso»
L’arcivescovo Lauro presiede questa mattina la Messa nella Domenica delle Palme, con la processione dalla basilica di s. Maria Maggiore alla cattedrale (ore 10).
Nell’omelia monsignor Tisi invita la Chiesa a «non sottrarsi all'ascolto» e denuncia l’«assordante silenzio dell’uomo», che sembra «aver perso le ragioni per vivere: da qui – sottolinea – esce la violenza, in tutte le sue forme, che spesso segna i giorni e le notti degli uomini e delle donne del nostro tempo». «Parallelamente – nota l’Arcivescovo – sperimentiamo l’assenza del bisogno di Dio. Egli sembra non essere più necessario nella partita della vita. Semplicemente, lo s’ignora.»
Da questo giorno, in cui la Chiesa fa memoria dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, preludio alla sua passione e morte (sintesi della Settimana Santa), esce però una parola nuova: «perdona loro».
«Il silenzio del Calvario – secondo don Lauro – ci fa conoscere un Dio inedito, ci mostra la sua profonda intimità: l’essere pienamente libero da sé.»
«Essere liberi da se stessi – rilancia Tisi, – questo è il paradiso.»
E conclude: «Con questo Dio, l’umano torna ad essere abitato. Parole come servizio, gratuità, perdono scaldano di nuovo il cuore.»