Il «Manifesto» di Mario Draghi sull’Europa
Mentre alcuni non accettano la ricetta di Draghi, Meloni lo invita a Palazzo Chigi
Gli europei sono sempre più senza Europa.
Mario Draghi ha tracciato una rotta da seguire se vogliamo che l’Europa non rimanga solo una istituzione sulla carta. Non ha promesso lacrime e sangue, ma potrebbero avvenire nel prossimo futuro se non si corre subito ai ripari.
Alcuni Paesi del nord hanno già espresso la propria contrarietà alla proposta di Draghi, dimostrando che per loro l’Europa deve essere solo una cornice, un contenitore di singoli stati sovrani.
La stessa von der Leyen, che ha commissionato l’analisi all’ex presidente della Banca Centrale Europea, nutre i suoi riveriti dubbi sull’opportunità di seguire i suoi consigli. Non perché non ci creda, ma perché deve rispondere alla maggioranza che l’ha eletta.
Un problema che è emerso anche nella nomina di Fitto commissario europeo. Poiché appartiene a una parte politica di centrodestra, i partiti di sinistra hanno palesato quanto sia inopportuna la sua nomina.
Ursula quindi ha preso tempo e ha rinviato di una settimana la presentazione della squadra della Commissione europea.
Nel frattempo però c’è una notizia che i giornali hanno un po’ snobbato. Giorgia Meloni ha invitato a Palazzo Chigi proprio Mario Draghi.
Ufficialmente, in una nota emessa proprio da Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio vuole confrontarsi con Draghi proprio sul futuro della competitività europea.
Noi ci auguriamo che dal confronto possa nascere qualcosa che possa trasformare l’utopia Europa in qualcosa di concreto, quell’Unione che gli europei si aspettano da 50 anni.