Marsiglia: «Vergogna la battuta di Lotti, si destabilizza l'ENI»
L’onorevole avrebbe dichiarato alla Procura di Milano il coinvolgimento di ENI in alcune delicate situazioni politiche italiane
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Ecco le dure dichiarazione del Presidente di FederPetroli Italia - Michele Marsiglia
«Una vergogna, una manovra a regola d'arte l'uscita delle dichiarazioni dell'On. Lotti a pochi giorni da un C.d.A. ENI per ratificare le nomine e la riconferma dell'Amm. Del. Claudio Descalzi e, puntuale con l'Assemblea degli azionisti in programma il prossimo 13 Maggio.
«È chiaro il volere di qualcuno di infangare e destabilizzare la compagnia petrolifera italiana e i suoi vertici. Sapevamo che le nomine di conferme ENI avrebbero sicuramente configurato guerre interne e questo mandato non sarebbe stata una passeggiata ma si inizia prima del previsto, siamo pronti ai nostri posti e l'indotto energetico italiano non ci sta a queste commediole.»
«Però questa volta non si parla di Giustizia ad orologeria ma bensì di qualcuno e, i nomi degli illustri personaggi che giocano a confondere le carte si sanno nei Palazzi Romani ed anche fuori, soggetti che per la vendita di qualche libro in più o per qualche ospitata televisiva da complottisti, stanno giocando a destabilizzare una compagnia petrolifera come ENI.
«Non solo, questi incoscienti mi dispiace che il più delle volte riescano anche a confondere le Procure, rischiando di penalizzare ancor più in questo momento, un indotto economico in Italia ed all'estero.»
Continua Marsiglia: «L'obiettivo è Descalzi, personaggio troppo scomodo sia in Italia che in Africa, soggetto non legato a partiti politici e quindi uomo di azienda con una visione di sviluppo economico ma non di poltrone e poltroncine.
«È evidente che si vuole destabilizzare ENI, anche da parte di altre compagnie petrolifere, è troppa l'espansione che si sta avendo in Congo e Nigeria, terre di petrolio e di gas appetibili a tanti sul piano internazionale, per non parlare dello sviluppo del Mozambico, ancora in fase embrionale ma in piena operatività.
«A giorni ci sarà una nuova udienza a Milano per l'affair nigeriano ENI-SHELL OPL245, tempo al tempo e chi veramente sta facendo questo pagherà, pagherà con la Giustizia e come sta accadendo, verrà fuori che l'Italia, ancora una volta per piccoli e sbruffoneschi personaggini da operetta, continua ad essere sotto scacco e ricatto, una grande vergogna per il nostro Paese, che dovrebbe preservare e difendere anche all'estero le aziende strategiche del nostro patrimonio industriale» – conclude Marsiglia.