Rivivono i costumi cimbri delle Valli del Leno
Festa del Corpus Domini con i costumi più antichi del Trentino

Le Valli del Leno sono terre povere, ma ricche di storia e di iniziative culturali.
Infatti, dopo che una decina di anni fa sono stati recuperati sia i costumi risalenti alla fine dell’Ottocento, da parte dal Gruppo Costumi Tradizionali di Terragnolo, sia gli abiti contadini di inizio Novecento, da parte del Museo Etnografico di Vallarsa, ora è nata una terza realtà culturale.
Si tratta degli antichi costumi cimbri risalenti al Settecento, recuperati dalla neonata Associazione Culturale «Gruppo Costumi Storici Valli del Leno».
L’associazione è stata costituita da una trentina di persone provenienti dalle antiche comunità tedescofone di Vallarsa, Trambileno, Noriglio e Terragnolo, volenterose di far rivivere i propri costumi.
Dopo lunghe e accurate ricerche dello storico nonché presidente dell’associazione Arthur Stoffella è stato possibile recuperare l’antico costume festivo.
«Risale al 1750 ca, ma gli elementi essenziali del costume hanno la loro origine già all’inizio del Seicento, quando i nostri avi erano tirolesi e parlavano il cimbro, ossia l’antico dialetto tedesco bavarese, come peraltro negli adiacenti XIII Comuni Cimbri Veronesi e sull’adiacente altopiano cimbro di Folgaria, Lavarone e Luserna», spiega Stoffella.
I costumi maschili riscontrano una notevole somiglianza con quelli tirolesi della val Sarentino presso Bolzano, mentre quelli femminili richiamano molto quelli antichi dell’altopiano cimbro di Folgaria.
Si tratta del costume locale, esistente e storicamente documentato, più antico del Trentino, insieme a quello storico della Valle di Cembra, spiega Stoffella.
In passato gli abitanti della zona tedescofona del Leno, vivendo in prossimità del confine, godevano del diritto di girare sempre armati, anche con il costume festivo, dove «nel cinturone sono posti il coltello e le pistole», come riportano le antiche descrizioni.
Quando si recavano a Messa, ponevano i fucili alla parete esterna, mentre uno di loro rimaneva di guardia.
Un antica tradizione questa presente anche nei XIII Comuni Cimbri Veronesi.
Quest’anno, dopo oltre due secoli di oblio, i costumi saranno presenti nella processione del Corpus Domini, che si svolgerà lungo l’antica «strada della processione» attraverso i prati e campi sul dosso Linteler intorno alla Chiesa Arcipretale di San Vigilio, nella frazione Parrocchia di Vallarsa.
Al termine della solenne festa religiosa, celebrata dal parroco Don Andrea e allietata dal Coro Pasubio, seguirà la presentazione ufficiale dei costumi recuperati.
Alla Festa del Corpus Domini interverrà anche il Gruppo Costumi Storici della Valle di Cembra, dove, come nelle Valli del Leno, si parlava lo «slambròt» ossia il cimbro, in seguito alle migrazioni medievali dalla Baviera fino in questi luoghi.
Proprio per sottolineare gli antichi legami sarà inoltre presente una delegazione dei gruppi costumi bavaresi con il presidente della loro federazione, Max Bertl.
Saranno presenti anche i Trombini degli adiacenti XIII Comuni Cimbri con i loro caratteristici costumi che eseguiranno gli spari di mortaretto con le loro antiche grosse armi.
Durante la festa sarà allestito un mercato agricolo con degustazione di prodotti tipici locali e trentini.
A concludere l’intrattenimento del gruppo musicale-folcloristico «Rosso Tirol Band» dell’altopiano cimbro di Folgaria.
La giornata prevede dunque il seguente programma:
- ore 10.00 S.Messa;
- ore 10.40 processione;
- ore 11.30 saluti delle autorità e presentazione ufficiale dei costumi;
- ore 12.30 degustazione di prodotti tipici locali e trentini;
- ore 14.30 sfilata del Gruppo Costumi Storici Valli del Leno insieme al Gruppo Costumi
Storici Cembrani, ai Trombini dei XIII Comuni Cimbri e gli spari di mortaretto;
- ore 15.00 intrattenimento con il gruppo musicale-folkloristico «Rosso Tirol Band».