Dal Trentino sbarca a Milano la «fabbrica duttile»

È la HSL che, con sede a Spini di Gardolo, coniuga stampa 3d e artigianato

HSL, fabbrica duttile con sede a Spini di Gardolo, esporrà in alcuni spazi della prestigiosa XXI Triennale di Milano prototipi realizzati per la Formula1, per l’industria automobilistica e l’aerospaziale, ma anche vasi, lampade e gioielli dei brand di design .exnovo e .bijouets
È trentina la «fabbrica duttile», e si chiama HSL srl, azienda di 40 persone con sede a Spini di Gardolo.
L’azienda, che lavora con alcuni dei protagonisti dell’industria automobilistica europea, e ha già mietuto numerosi riconoscimenti (il più recente: a febbraio la lampada Afillia del suo brand di design .exnovo ha ricevuto il Premio dei Premi dal governo italiano), è sbarcata a Milano, capitale italiana del design; per la precisione alla Triennale di Milano, dove sono state inaugurate ben 3 mostre/sezioni che espongono le creazioni realizzate a Spini di Gardolo.
 
Il catalogo dei prodotti della HSL esposti includono un proiettore Maserati, una dimostrazione di musetto Formula1, una turbina e un condotto aeronautico, ma anche lampade e vassoi del brand di design .exnovo nonché bracciali e gioielli del brand di design .bijouets.
Per capire cosa significhi fabbrica duttile, può aiutare pensare all’acqua, che prende la forma del contenitore in cui viene versata.
La fabbrica duttile è quel nuovo tipo di fabbrica che con intelligenza e flessibilità sa adattarsi alla mutevolezza dei mercati globali, ri-orientare il proprio flusso produttivo verso settori molto lontani tra loro e padroneggiare diverse aree del sapere, all’insegna di multidisciplinarietà, creatività e innovazione. Il tutto usando sempre le stesse risorse produttive (le competenze del personale diventano fondamentali) e soprattutto amplificando la propria capacità di realizzare pezzi unici e piccole serie di oggetti altamente personalizzati.
 
Quella che un tempo era un’utopia, oggi, nell’era delle nuove tecnologie, è sempre più una realtà. HSL riesce a ibridare l’«additive manufacturing» (la famosa stampa 3D) con tecnologie più tradizionali.
Grazie al mix di tecnologia e manifatturiero di altissima qualità HSL può plasmare le proprie competenze sui bisogni e i desideri del cliente.
«Oggi o si è duttili o si è fuori dai giochi. È la storia che va in questa direzione: la crescente flessibilità è uno dei trend che da sempre caratterizzano la parabola storica del manifatturiero. – dice Ignazio Pomini, ingegnere e amministratore unico di HSL – Tuttavia questa flessibilità deve accompagnarsi a una profonda duttilità nel saper fare».
 
Ecco perché HSL ha due anime: da un lato quella digitale, esemplificata appunto dalla profonda padronanza delle tecnologie più avanzate, e da una cultura dell’innovazione permanente; dall’altro quella analogica, che ha le sue radici nella passione per il dettaglio e nel lavoro manuale, e che restituisce centralità a strumenti artigiani di un passato sempre attuale come il tornio o la carta abrasiva.
Ed ecco anche perché HSL è tesa in un costante sforzo di coniugare perfezione tecnica e bellezza, coinvolgendo grandi designer e specialisti di altre discipline, secondo la grande tradizione artistica, artigiana e industriale italiana, dal Rinascimento a oggi.