La grande cucina dell’Adigetto.it – Di Massimiliano Putortì/ 24

Passatelli saltati con asparagi, cipolla rossa e pomodorini

             Passatelli saltati con asparagi, cipolla rossa e pomodorini             
 INGREDIENTI PER 4 PERSONE 
300 g di parmigiano grattugiato
300 g di pane grattugiato
4 uova
1 pizzico di noce moscata
500 g di asparagi verdi
1 cipolla rossa
300 g di pomodorini tagliati a spicchi
50 g di ricotta dura a scaglie
erba cipollina tritata
olio extra vergine d'oliva q.b.
sale q.b.
 Procedimento  
Mescoliamo in un recipiente il parmigiano e il pane grattugiato,uniamo le uova e la noce moscata e lavoriamo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo.
Se risultasse troppo morbido aggiungiamo un po’ di pane grattugiato,in caso contrario,aggiungiamo un po d'acqua.
Lasciamo riposare l'impasto per circa un'ora in frigorifero.
Mettiamo l'impasto poco per volta, nel torchio per passatelli,oppure nello schiacciapatate con fori grandi,e premiamo fino ad ottenere tanti “spaghettoni” lunghi circa 10 cm,e li lasciamo riposare in un piatto con una spolverata di pane grattugiato per non farli attaccare tra loro.
Puliamo la cipolla e la tagliamo ad anelli sottili e la facciamo rosolare con un cucchiaio d'olio e un pizzico di sale.
In una pentola d'acqua bollente salata, facciamo cuocere gli asparagi, dopo averli puliti per bene e tagliati a tocchetti,e li scoliamo al dente.
Nella stessa acqua andiamo a cuocere i passatelli per circa 5 minuti,quindi li scoliamo e li saltiamo in padella assieme alla cipolla,gli asparagi e i pomodorini tagliati a spicchi.
Infine impiattiamo aggiungendo qualche scaglia di ricotta e un pizzico di erba cipollina. 
Il vino che consigliamo per questo piatto è il Muller Thurgau della Cantina Endrizzi.
 Massimiliano Putortì  
 
Come vuole la nostra tradizione, Massimiliano non è uno chef «stellato», anzi è un cuoco semplice, cui piace fare il suo mestiere con passione.
Il suo maestro è stato Mario Giovanella, un grande chef trentino che - come dice lo stesso Massimiliano - gli ha insegnato davvero tanto: «Per me è uno degli chef trentini, della tradizione trentina, più bravi che ci siano».
 
Ha lavorato al Ristorante Chiesa dal 2002 al 2006, anno in cui è passato al Party Service (sempre targato Chiesa), dove si occupava del servizio catering, cosa che ha fatto fino allo scorso dicembre 2010.
Con l'anno nuovo ha deciso di voltare pagina e fare una scelta di vita, avendo una moglie e una bimba di due anni e mezzo. E poiché la sede della Party Service si é trasferita fuori dalla città di Trento, ha colto al volo l'occasione di lavorare presso l'istituto Salesiano di Don Bosco a Trento.
«Adesso faccio da mangiare per i ragazzi della scuola media e... sono felice.»
 
Tra le sue esperienze «stellate» (gli piaccia o no, ne ha anche lui) nel 2007 ha cucinato nel palazzo della Provincia per il presidente del Mozambico Emilio Armando Guebuza e il presidente Dellai, in occasione della visita ufficiale a Trento.
Nel settembre 2010 ha preparato colazione e cena al Castello del Buonconsiglio per Lech Walesa, premio nobel per la pace ed ex premier polacco.
Ma gli è capitato anche di cucinare per qualche personaggio famoso come Paolo Villaggio, o per dei campioni del ciclismo come Moser, Gimondi, Bugno, Simoni, Bettini, Fondriest, Motta...