Fino al 16 dicembre a Cembra e poi al Museo di San Michele

«Te la do io la dote! Cembra 1962-2022. Una scuola di merletti in Trentino», trine e storia da non perdere

È l'autunno del 1962 quando a Cembra viene inaugurato il primo corso della scuola statale di pizzi e merletti.
Da allora trine di straordinaria bellezza hanno preso vita tra le abili mani delle allieve, divenute merlettaie o merlettaie specializzate.
È questo l’antefatto della mostra «Te la do io la dote! Cembra 1962-2022. Una scuola di merletti in Trentino», ideata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cembra Lisignago e dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina con la collaborazione della Biblioteca comunale e del Gruppo Donne del Tombolo di Cembra Lisignago.
 
Allestita a Palazzo Maffei, presso la Biblioteca Comunale di Cembra Lisignago, rimarrà aperta fino al 16 dicembre con questi orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; giovedì dalle 14.30 alle 20.00; chiuso lunedì e domenica.
Nei giorni successivi sarà allestita al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina con date da definire.
 


L’arte di creare pizzi e merletti è oggi quasi dimenticata ma a Cembra, a distanza di cinquant’anni, continua a vivere e si è evoluta attraverso l’entusiasmo delle merlettaie.
«Te la do io la dote! Cembra 1962-2022. Una scuola di merletti in Trentino» ripercorre la storia della scuola di merletto trentina, attraverso le creazioni di artigiane particolarmente capaci e di fotografie evocative conservate dalle allieve.
 
Nelle sale sono esposti preziosi pizzi che sottolineano l’abilità di chi li ha realizzati, ma anche le storie di quelle donne che, naturalmente, si intrecciano con le vicende dei luoghi e del paese.
Un ordito che si fa metafora della vita della comunità: con i fuselli si creano intrecci che si rincorrono, in qualche punto si trasformano, per poi tornare ad essere quelli iniziali, volute che ruotano su sé stesse per snodarsi e, di nuovo, ricombaciare.
 
«Te la do io la dote! Cembra 1962-2022. Una scuola di merletti in Trentino» è curata da Marta Bazzanella, conservatrice presso il museo etnografico di San Michele all’Adige e Irene Fratton.