Massimiliano Putortì
Come vuole la nostra tradizione, Massimiliano non è uno chef
«stellato», anzi è un cuoco semplice, cui piace fare il suo
mestiere con passione.
Il suo maestro è stato Mario Giovanella, un grande chef trentino
che - come dice lo stesso Massimiliano - gli ha insegnato davvero
tanto: «Per me è uno degli chef trentini, della tradizione
trentina, più bravi che ci siano».
Ha lavorato al Ristorante Chiesa dal 2002 al 2006, anno in cui è
passato al Party Service (sempre targato Chiesa),
dove si occupava del servizio catering, cosa che ha fatto fino allo
scorso dicembre 2010.
Con l'anno nuovo ha deciso di voltare pagina e fare una scelta di
vita, avendo una moglie e una bimba di due anni e mezzo. E poiché
la sede della Party Service si é trasferita fuori dalla
città di Trento, ha colto al volo l'occasione di lavorare presso
l'istituto Salesiano di Don Bosco a Trento.
«Adesso faccio da mangiare per i ragazzi della scuola media e...
sono felice.»
Tra le sue esperienze «stellate» (gli piaccia o no, ne ha anche
lui) nel 2007 ha cucinato nel palazzo della Provincia per il
presidente del Mozambico Emilio Armando Guebuza e il presidente
Dellai, in occasione della visita ufficiale a Trento.
Nel settembre 2010 ha preparato colazione e cena al Castello del
Buonconsiglio per Lech Walesa, premio nobel per la pace ed ex
premier polacco.
Ma gli è capitato anche di cucinare per qualche
personaggio famoso come Paolo Villaggio, o per dei campioni del
ciclismo come Moser, Gimondi, Bugno, Simoni, Bettini, Fondriest,
Motta...
Nella foto, ritratto con Paolo Bettini
|