Quell'orange wine in anfora – Di Giuseppe Casagrande

L'ultimo gioiello di Madonna delle Vittorie ha un nome evocativo: «Maserà» – È un intrigante Chardonnay ancestrale. Lo ha creato l'enologo Luciano Tranquillini

L'editore Francesco Turri e il giornalista Giuseppe Casagrande, responsabile per il Trentino Alto Adige della Guida «Il vino per tutti», consegnano la clessidra d'oro ad Anna Marzadro (Madonna delle Vittorie) per il Gewurztraminer 2019. A sinistra l'enologo della cantina Luciano Tranquillini.
 
Benvenuti a Madonna delle Vittorie.
Benvenuti nel regno della famiglia Marzadro, storica dinastia di distillatori trentini che, acquisita nel 2016 la proprietà dai Mandelli, in pochi anni ha ridato slancio alla cantina, al frantoio, all'agritur e al ristorante.
Splendida la location: Linfano di Arco, località a due passi dalla sponda trentina del Lago di Garda, il Gardasee dei bavaresi, proprio là dove il fiume Sarca (meglio la Sarca, rigorosamente pronunciato al femminile) si getta, a volte placido, a volte minaccioso, nelle acque del Benàco.

Un angolo di paradiso particolarmente vocato per la coltivazione della vite, non soltanto per la varietà dei suoli e la mitezza del clima, ma anche per il benefico influsso di alcune correnti d’aria locali: il Pelèr che soffia la mattina verso sud e la famosa Òra del Garda che rileva il Pelèr a mezzogiorno soffiando verso nord, garantendo la salubrità dei vigneti.
L’escursione termica diurna consente inoltre alle uve, esenti da muffe e malattie fungine, di sviluppare al meglio il proprio corredo aromatico.
 

Alessandro Marzadro brinda con il papà Stefano.
 
Nei 30 ettari coltivati a guyot, l'azienda produce i suoi gioielli: vini bianchi freschi e fruttati, rossi armoniosi e profumati e una selezione di spumanti d’eccellenza, tra cui il rinomato Trentodoc Brut millesimato (100% Chardonnay, 36 mesi sui lieviti), uno Charmat lungo e un Moscato giallo metodo Martinotti.
Tra i bianchi spiccano il Gewurztraminer Capolago (l'annata 2019 è stata premiata con la clessidra d'oro dalla Guida nazionale «Il vino per tutti»), la Nosiola e il Pinot Bianco.

Tra i rossi il Rebo, il Teroldego, il Lagrein Dunkel, il Lagrein Kretzer e il Summo Laco (blend di Lagrein, Teroldego e Merlot).
L'ultimo gioiello creato dall'enologo Luciano Tranquillini è il «Maserà» Igt Vigneti delle Dolomiti: uno Chardonnay macerato in anfora, un orange wine che ricalca la tecnica ancestrale dei vini georgiani, tecnica che conferisce ai vini maggiore struttura e un più ampio bouquet di profumi.
Una moda recente che ha trovato proseliti nei due versanti del Collio (goriziano e sloveno) oltreché in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti.
Pioniere in Italia il mitico Josko Gravner (Oslavia) con la sua Ribolla Gialla. Ed ancora al di qua e al di là del confine: Radikon, Podversic, Simcic, Zidarich, Burja, Batic, Erzetic, Stekar, Clai solo per citare i vignaioli più famosi.
 

Una panoramica dei vigneti dell'azienda Madonna delle Vittorie al Linfano di Arco.
 
Per la scelta di quest'ultima chicca, Tranquillini ha puntato sulle anfore collaudate dell'azienda trentina Tava di Mori.
Il suo «Maserà» 2020 da poco in commercio (13,5 gradi) nasce da uve Chardonnay raccolte in leggera sur-maturazione.
La fermentazione alcolica e la successiva malolattica avvengono senza aggiunta di solfiti.
La macerazione prosegue poi fino alla fine di dicembre quando il vino viene separato dalle bucce. Segue un periodo di affinamento in anfora sulle fecce nobili per sei mesi e un ulteriore affinamento in bottiglia per altri sei mesi.
Colore giallo aranciato carico, al naso offre un bouquet di frutta secca, anche esotica, anche se prevale la pesca gialla. In bocca è piacevolmente morbido, equilibrato con un finale lunghissimo, sapido e intrigante.

In alto i calici. Prosit.

Nota.
Madonna delle Vittorie possiede anche un moderno frantoio per la molitura delle olive di proprietà dell'azienda.
Tra le cultivar più importanti ricordiamo: il Casaliva, il Leccino, il Pendolino, il Frantoio e il Cipressino.
Tre le tipologie proposte sul mercato nazionale e internazionale: l'Extravergine Garda Dop, il Denocciolato metodo Veronelli (le olive sono separate dal nocciolo) e il Nordico, un extravergine dal profumo inebriante.
Tre chicche la cui qualità è garantita da una commissione di esperti.