La camera iperbarica potrebbe essere trasportata ad Arco
Dopo la chiusura di Bolzano si pensa a una condivisione con Trento o il trasferimento all'ospedale di Arco
L’embolia gassosa arteriosa è una grave patologia da decompressione a cui può andare incontro un subacqueo, che si manifesta con la presenza di bolle di gas all'interno della circolazione sanguigna. Una camera di decompressione è un apparato in grado di sopportare la pressione di aria al suo interno e che permette di ospitare persone che abbiano la necessità di essere sottoposte ad un trattamento iperbarico di decompressione nel caso di subacquei per errata o accidentale inosservanza di decompressione o di terapia iperbarica nel caso di pazienti affetti da diverse patologie. Il monossido di carbonio è tossico perché legandosi saldamente allo ione del ferro nell'emoglobina del sangue forma un complesso molto più stabile di quello formato dall'ossigeno. La formazione di questo complesso fa sì che l'emoglobina sia stabilizzata nella forma di carbossiemoglobina che, per le sue proprietà allosteriche, rilascia più difficilmente ossigeno ai tessuti. L'intossicazione da monossido di carbonio conduce ad uno stato di incoscienza in quanto il cervello riceve via via meno ossigeno e quindi alla morte per anossia. La camera iperbarica aumenta la quantità di ossigeno respirato dal paziente e quindi sfrutta meglio la quantità di emoglobina attiva che gli è rimasta. |
A suo tempo avevamo chiesto all’allora assessore alla Salute Ugo Rossi se non fosse il caso di aprire nel Basso Sarca una camera iperbarica.
Le ragioni erano due. La prima è che il Garda presenta il principale rischio di embolia gassosa per i subacquei, la seconda è che il trasporto in elicottero aggrava le condizioni di chi ha bisogno della camera iperbarica in quanto in volo diminuisce la pressione atmosferica.
La risposta era stata negativa per la semplice ragione che già una stazione iperbarica costa troppo, averne due in regione era assurdo.
Adesso che Bolzano, per le stesse ragioni addotte da Rossi a suo tempo, ha deciso di chiudere la camera Iperbarica, il consigliere Civettini (Lega Nord) ha ricordato come la location naturale di una Camera Iperbarica per il Trentino Alto Adige sia l’ospedale di Arco.
Noi condividiamo il parere di Civettini e così abbiamo chiesto all’attuale assessore alla salute, Donata Borgonovo Re, se non non sia il caso di farci un pensierino.
E la risposta dell’assessore è stata proprio questa: ci sta pensando seriamente.
Va precisato che una camera iperbarica c’è anche a Verona, ma una in regione è, secondo noi, importante che ci sia.
Anche per motivi di immagine, dato che il turismo è una delle attività principali del Trentino Alto Adige, ma per gli stessi motivi indicati sopra.
Se un subacqueo ha commesso un errore, potrebbe essergli fatale dover essere trasportato a Verona: l’unico modo per impedire a un’embolia di progredire è quella di aumentare la pressione dell’aria che respira.
Stessa cosa per gli intossicati da ossido di carbonio, la cui cura è esattamente la stessa.