Cartoline di Bruno Lucchi: «Origini», una mostra colma di emozioni
Mantra - nell'induismo, formula che viene ripetuta molte volte come pratica meditativa
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Organizzare una mostra a cielo aperto è una di quelle manifestazioni tecnicamente più complicate da realizzare.
Vengono coinvolti moltissimi soggetti con abilità specifiche e non sempre sono professionisti, in più, cambiano ogni volta e la tensione è sempre molto alta.
Ho sempre cercato di prevedere tutto ma è impossibile, c’è inevitabilmente qualcosa che sfugge. Mettiamoci poi la forte emozione nel cercare di coordinare una mostra nella Cittadina dove sei nato e hai vissuto tutto la tua vita.
È assolutamente differente dalle mostre che ho fatto a cielo aperto in Italia ed all’estero.
Sei cosciente che se qualcosa non funziona tutti saranno pronti a puntare il dito e fors'anche a criticare. Se invece tutto funziona è scontato che sia così.
Anche nelle altre città durante i giorni di allestimento le persone ti riconoscono, ti fermano, ti ringraziano, si complimentano, ti stringono la mano e qualche volta ti chiedono un selfie.
Qui a Levico Terme, nella mia città, è successo una cosa a cui non ero preparato. Chiaramente mi ha fatto piacere.
Non ero pronto. Non era mai avvenuto in altri luoghi. I levicensi mi hanno sempre salutato volentieri ed io ho sempre risposto con garbo.
Da venerdì 9 giugno (giorno dell'inaugurazione) il loro sorriso nei miei confronti è diventato più aperto, spesso accompagnato dal «ciao Bruno».
Molti si avvicinano e tantissimi spesso in dialetto mi sussurrano «l'era ora»... una, due, tre, quattro volte e poi ancora e ancora. Dal mattino alla sera.
Lì per lì questo mantra mi ha fatto molto piacere poi, pensando al significato di quella frase, ho capito che se lo aspettavano da più tempo di me.
Che soddisfazione! Il mio cuore vi assicuro scoppia di gioia.
Nel tempo ho sempre osservato come le persone si avvicinano alle mie opere e questo, in strada si osserva meglio. Le sculture sono nate per abitare lo spazio delle Città, la cultura moderna poi ha creato i musei e le ha fatte diventare cose da guardare e non toccare.
Da sempre vivevano nei templi, nelle chiese e nelle case, ma anche nei giardini o lungo le strade. Siamo tutti attratti da queste presenze silenti.
Noi adulti con qualche condizionamento, i bambini in modo più libero. Sono loro che spesso spingono i genitori a fermarsi davanti alle mie opere creando il nastro azzurro di Maria Lai artista sarda. Penso che anche le mie opere hanno creato un legame con i Concittadini e con il territorio. Nuova e rinnovata energia ha invaso la mia vita.
Ringrazio Graziella mia moglie che con il suo grande supporto tecnico amministrativo e emotivo, mi ha dato la forza di perseverare in tutti questi anni nel mondo dell'arte. La mia metà, il mio l'altro. Unica e insostituibile fonte di ispirazione. L'amore non si compra, l'amore si dona, l'amore si riceve. Io sono stato fortunato e onorato di aver vissuto la mia vita con lei.
Ringrazio la mia famiglia l'unico fratello rimasto, Mario.
Le mie origini, mia mamma che per prima ha creduto in me e nelle mie capacità.
Ringrazio i cari amici che si sono presi il tempo di presenziare all'inaugurazione. La loro presenza ha riempito il mio cuore. Molti non erano presenti fisicamente ma i loro messaggi hanno colmato la memoria del telefono.
Ringrazio i miei compaesani: i loro occhi mi hanno parlato di sostegno, di approvazione, di affetto.
Ringrazio tutti i miei contatti social. Uno ad uno.
Ringrazio Fiorenzo Degasperi caro amico che, sul catalogo dedicato alla mostra, con la sua elegante penna ha saputo descrivere il mio percorso artistico con parole che fanno sognare.
Ringrazio Roberta Gubitosi, anche lei oramai cara amica, che sul catalogo è riuscita ad accompagnare il fruitore con grande professionalità e nel contempo con grazia, lungo il percorso della mostra portando il pensiero di ognuno ad immergersi via via nello straordinario mondo dell'arte.
Mi mancano le parole per descrivere questa personale emozione.
«Origini»
Ovunque tu possa arrivare, non dimenticare mai da dove sei partito;
la meta ti dice cosa sei diventato, le origini chi sei.
Michelangelo Da Pisa
La realizzazione di tutto questo, e stata possibile grazie alle istituzioni che hanno fortemente voluto questo evento.
Voglio menzionarli e ancora ringraziarli per il loro impegno.
Grazie in primis al nostro Assessore al Turismo Monica Moschen che assieme al Sindaco Gianni Beretta e tutta la Giunta Comunale di Levico Terme, hanno creduto alla mostra e hanno portato comunità e turisti a guardare scorci della nostra Cittadina con occhi diversi.
Grazie al Vicepresidente del Consiglio della Regione Trentino Alto Adige, Roberto Paccher.
Grazie, al Presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana Franco Senesi e al Vice Presidente Giorgio Vergot. Grazie, al Presidente ASAT- Associazione Albergatori di Levico Terme Walter Arnoldo.
Grazie, all'ufficio tecnico di Levico Terme, nella persona di Cristiano Libardi e a tutti gli uomini del cantiere che hanno eseguito con cura la posa in opera delle sculture.
Tutti insieme in forte sinergia, hanno sostenuto l’iniziativa con la collaborazione dell’associazione Ecomuseo sull’Acqua-Chiarentana.
Bruno Lucchi
Bruno Lucchi Via Marconi, 87 - 38056 Levico Terme - Trento - [email protected] +39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 - www.brunolucchi.it https://www.facebook.com/Bruno-Lucchi-1758717671122775/ https://www.instagam.com/lucchibruno/ |