Cartoline di Bruno Lucchi: Ca' de la Val, Piazzo di Segonzano
Disegno che diventa poesia. La carta che accoglie la matita, la penna, il colore. Poi arrivano le forme, si può vedere qual si voglia cosa sul bianco
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Un'estate piena di sorprendenti e gratificanti avvenimenti. Un sacco di grandi soddisfazioni.
Tanti gli allestimenti; mostre a cielo aperto, messa appunto delle fotografie per i cataloghi, pieghevoli, locandine, la cura dei comunicati stampa e moltissimi gli articoli pubblicati in questo periodo… io e Graziella non ci siamo fermati un attimo.
Mentre sono in corso le mostre in Trentino «Origini» a Levico Terme e a Cavalese «C’erano già» esattamente a metà strada a Piazzo di Segonzano provincia di Trento, lo scorso 8 Luglio 2023 una nuova inaugurazione per la rassegna «Dialogo dei saperi e delle creatività esposizioni d’arte/ scrittura pensiero musica storia» su invito di Giuseppe Calliari privato cittadino e persona di cultura, il quale ha creato questo luogo dove l'arte incontra il cittadino.
Ca’ de la Val, una storica segheria perfettamente ristrutturata con lo scopo di divulgare cultura dove non ti aspetti.
Abbiamo allestito la mostra «Progetti, disegni e bozzetti».
Lo spazio, all’interno del quale, con la forza dell’acqua si ottenevano tavole dai tronchi, dove, dalla metà di giugno alla metà di settembre si susseguono esposizioni di pittura/scultura e incontri con esponenti di discipline umanistiche dalla filosofia alla letteratura, dalla architettura alla storia all’economia, dalla neurologia alla mistica.
Per me è come un salto nel passato alla mia prima mostra nel 1974. Disegni con figure e paesaggi.
Oggi non è cambiato molto il mio modo di disegnare, forse è cambiato lo scopo.
Prima disegnavo per cercare la mia strada un mio stile, oggi è più un modo per fare dei progetti per future sculture.
Uso ancora la matita ma è con la penna stilografica che mi diverto, più pratica dell’asticciola con pennino molto spesso uso l'acquarello che dopo asciugato rifinisco sempre con la penna.
Disegno che diventa poesia.
La carta che accoglie la matita, la penna, il colore. Poi arrivano le forme, si può vedere qual si voglia cosa sul bianco. Tutti i colori, nessun colore e tutto diventa magico, incantato.
C'è un detto arabo che sento molto vicino: «La bellezza che tu vedi in tutte le cose è il riflesso della bellezza dentro di te».
…e la mente ritorna a un vecchio amico di letture notturne che con semplici parole riusciva a far aprire gli occhi su un mondo che sembra complicato ma in realtà è alla portata di tutti:
«Ogni opera d'arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti.»
Wassily Kandinsky
Bruno Lucchi.
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