Il ministro all’Ambiente Pichetto incontra i vertici della Provincia

A colloquio con il presidente Fugatti e gli assessori Tonina e Zanotelli: fatto il punto su grandi carnivori e concessioni idroelettriche

Ancora grandi carnivori, a partire dalla notizia sull’ok da parte del Governo sull’autorizzazione allo spray anti orso per i forestali, ma anche questioni ambientali, e un focus sul tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche al centro del colloquio che si è svolto poco fa nei Palazzo della Provincia fra il ministro Gilberto Pichetto Fratin ed il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti accompagnato dal vicepresidente Mario tonina e dall’assessore Giulia Zanotelli
L’occasione è stata offerta dalla presenza del responsabile del dicastero all’ambiente al Festival dell’Economia in corso di svolgimento a Trento.
 
Naturalmente il tema della convivenza con l’orso non poteva che essere il punto di partenza del colloquio che è servito a mettere a fuoco ancora una volta quelle che l’amministrazione provinciale ritiene le proprie priorità in vista di una prossima riunione de tavolo di confronto avviato dal ministero.
Da una parte la gestione degli orsi problematici dunque e dall’altra il piano di trasferimento di un consistente numero di esemplari con l’obiettivo di alleggerire la concentrazione della popolazione ursina che gravita in particolare su specifiche aree del territorio trentino.
 
Sullo sfondo anche la necessità di rivedere le regole, a partire dal Pacobace per poter disporre poi di un piano di gestione autonomo. Ma anche la convivenza con i lupi che - è stato sottolineato - sono ormai diventati un tema nazionale.
Infine la questione delle concessioni idroelettriche, particolarmente delicata e complessa stante le dimensioni di una partita che coinvolge grande player nazionali ed internazionali ma rispetto alla quale il Trentino, con un proprio percorso legislativo ha tentato di aprire una pista.
 
Profili giuridici e regole sulla concorrenza sono paletti importanti con i quali confrontarsi, ma la questione ha assunto ormai il carattere della sopravvivenza nazionale e dell’interesse collettivo che impongono a tutti di perseguire la strada del coraggio e dell’innovazione.