Novità nelle neoplasie di testa e collo – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con il dottor Cesare Grandi, otorinolaringoiatra specializzato in chirurgia oncologica

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I tumori della testa e del collo rappresentano circa il 10-12% di tutti i tumori maligni negli uomini ed il 4-5% nelle donne.
In Italia si stima che vi siano ogni anno circa 6.500 nuovi casi di tumori del cavo orale e del faringe e poco meno, circa 5.500, di tumori della laringe; i tumori della tiroide sono meno frequenti, più numerosi nella donna, e sono circa 1.000-1.500 nuovi casi all’anno.
La sopravvivenza globale è migliore rispetto a quella di tumori di altre sedi, generalmente più aggressivi, con una media di guarigioni che va dal 50-60% a quasi il 90% per i tumori tiroidei.
 
Nonostante la sua gravità e la crescente diffusione, c’è poca consapevolezza sociale del cancro della testa e del collo ed i risultati delle cure sono ancora insoddisfacenti malgrado gli importanti sviluppi nelle tecniche di diagnosi e cura che si sono verificati nell’ultimo decennio.
Oltre la metà dei casi (54%) giunge alla prima diagnosi con malattia localmente avanzata o metastatica, e di questi il 60% morirà? per la malattia entro 5 anni.
Al contrario, i pazienti diagnosticati negli stadi iniziali della malattia hanno un tasso di sopravvivenza dell’80-90%.
 
La comparsa di una tumefazione del collo, senza altri disturbi, in un adulto, può essere la prima manifestazione di un tumore della testa e del collo e costituire l’unica spia di un carcinoma del naso o della gola.
La diagnosi tempestiva di una metastasi cervicale è raccomandata perché il ritardo peggiora lo stadio e la prognosi della malattia.
Per saperne di più abbiamo intervistato il dottor Cesare Grandi specializzato in tutte le patologie otorinolaringoiatriche con particolare riferimento alla chirurgia oncologica e alla diagnosi e terapia delle neoplasie del distretto cervico-facciale.

 Il dottor Cesare Grandi - Medico Chirurgo  
AMBITI DI ATTIVITA’
Pluridecennale esperienza in tutte le patologie otorinolaringoiatriche con particolare riferimento alla diagnosi e terapia multidisciplinare delle neoplasie del distretto cervico-facciale.
Patologie infiammatorie del cavo orale, faringe, laringe e orecchio. Disfonie e noduli delle corde vocali Ipoacusie Vertigini e disturbi dell’equilibrio
Roncopatie e apnee notturne Precancerosi e neoplasie del cavo orale, faringe e laringe. Noduli e neoplasie tiroidee. Noduli e neoplasie della parotide e ghiandole salivari. Neoformazioni e cisti del collo.
Paragangliomi cervicali.
 
PRESTAZIONI
Visita otorinolaringoiatrica per adulti e bambini (età >5 anni)
Endoscopia delle prime vie aereo digestive - Otomicroscopia - Rimozione tappi di cerume
Studio della funzione vestibolare - Tampone faringeo e auricolare - Eventuale biopsia per esame istologico
 
CURRICULUM
Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel Luglio 1976 presso l'Università di Roma con la votazione di 110 e Lode.
Abilitazione professionale conseguita a Roma nel Novembre 1976.
 
Specializzazioni
Oncologia (1979 Università di Genova)
Chirurgia generale (1984 – Università di Milano)
Statistica medica (1988 - Università di Milano)
Otorinolaringoiatria (1992 – Università di Milano)
Autore di 138 pubblicazioni a stampa su riviste nazionali e internazionali
 
Sintesi della carriera professionale
Dirigente Medico e poi Vicedirettore presso la Divisione di otorinolaringoiatria e Chrurgia Cervico-Facciale dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano dal marzo 1980 al dicembre 2000
Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S. Chiara di Trento dal gennaio 2000 all’aprile 2021.
Direttore del Dipartimento delle Chirurgie Specialistiche dell’Ospedale S. Chiara di Trento dal 2001 al 2011
Direttore del Dipartimento di Neuroscienze della provincia di Trento dal 2012 al 2017
Responsabile della Rete Otorinolaringoiatrica della Provincia di Trento dal 2018 al 2021

Dottor Grandi cosa si intende per tumori di testa e collo?
«Genericamente, per tumori della testa e del collo si intendono le lesioni neoplastiche delle prime vie aereo-digestive (cavo orale, faringe e laringe), delle ghiandole salivare e della tiroide.»
 
Quali sono i fattori di rischi per i tumori di testa e collo?
«I fattori di rischio per i tumori delle prime vie aereo-digestive sono classicamente ben noti da anni e sono in primo luogo il fumo e l’alcol (con un’interazione in associazione), ma anche alcune infezioni virali: virus di Ebstain Bar (EBV) e, specialmente, più recentemente il Papilloma virus (HPV), responsabile di un significativo incremento delle neoplasie orofaringee nell’ultimo ventennio.»
 
Quali sono i sintomi che dovrebbero allarmare il paziente?
«I sintomi che dovrebbero allarmare il paziente sono multipli e possono sinteticamente essere così elencati:
• Comparsa di una qualsiasi tumefazione persistente (a prescindere dalla dolorabiltà o meno della stessa) del volto o del collo;
• Comparsa di una lesione ulcerata del cavo orale o dell’orofaringe perdurante più di un paio di settimane;
• Comparsa di dolore faringeo (faringodinia) persistente o di un cambio del timbro o calo della voce (disfonia).»
 
Sono più frequenti negli uomini o nelle donne? Anche nei bambini?
«L’incidenza dei tumori delle prime vie aereo-digestive è storicamente maggiore negli uomini, anche se l’aumento dell’incidenza del fumo tra le donne si è tradotto in un aumento anche nel sesso femminile.
«Per i tumori della tiroide invece l’incidenza è maggiore nel sesso femminile. L’occorrenza di queste neoplasie nei bambini è invece fortunatamente rara.»



Come si diagnosticano i tumori di testa e collo?
«La diagnosi di queste neoplasie è di competenza del medico specialista (otorinolaringoiatra o chirurgo maxillo-facciale), e si basa in primis sulla valutazione clinica ed endoscopica (visita specialistica) e, a seguire sull’imaging (TC, TC-PET ed RMN).
«Tutte le diagnosi devono essere confermate da una biopsia per l’esame istologico, necessario anche per tipizzare il tipo di neoplasia.»
 
Come mai oltre la metà dei casi giunge alla prima diagnosi con malattia localmente avanzata o già metastatica?
«Purtroppo è ben documentato che questi tumori vengono spesso diagnosticati anche oggi in una fase di malattia localmente avanzata o addirittura metastatica, nonostante per la loro posizione sembrerebbero intuitivamente di facile riscontro.
«Questo avviene in primo luogo perché molte delle lesioni iniziali sono spesso indolenti (in particolare le tumefazioni cervicali) e quindi vengono sottovalutate dal paziente e spesso anche dal medico di base.
«In particolare alcune neoplasie dell’oro e ipofaringe possono essere quasi asintomatiche anche per lungo periodo e di non facile individuazione in fase iniziale ad un occhio non esperto.»
 
Perché è importante la diagnosi precoce?
«Una diagnosi precoce resta il fattore prognostico più importante in merito alle probabilità di guarigione da queste malattie. Infatti, nonostante i notevoli miglioramenti terapeutici si passa da probabilità di guarigione dell’80%-90% a probabilità dimezzate nelle forme localmente o regionalmente avanzate.
«Inoltre va considerato anche l’esito estetico e funzionale delle cure, che per la sede di questi tumori è molto rilevante.
«Mentre infatti per i tumori più piccoli sono oggi sempre più spesso possibili trattamenti chirurgici mininvasivi o endoscopici o trattamenti non chirurgici di tipo radiante mirati, con recupero funzionale generalmente quasi completo e minimi danni estetici, per le lesioni avanzate sono necessari trattamenti complessi e pesanti con varie combinazioni di chirurgia (spesso invasiva) radioterapia e chemioterapia, che lasciano ancora importanti sequele invalidanti.»
 

 
Quali sono i trattamenti per i tumori di testa e collo?
«Nella terapia di questi tumori sono subentrate negli ultimi anni varie importanti novità, che hanno portato a un notevole miglioramento dei risultati terapeutici, specialmente in termini riduzione delle sequele terapeutiche.
«In linea generale, è cambiata la filosofia dei trattamenti, che mentre in passato era orientati a fare il massimo possibile, ora, anche grazie alle maggiori conoscenze sulla storia naturale e sulla prognosi queste malattie, sono finalizzati a fare il minimo necessario, con lo scopo di preservare anche la funzionalità e l’estetica.»
 
Quali sono le novità più rilevanti nell'ambito della cura dei tumori che interessano il distretto testa-collo?
«Per quanto riguarda gli approcci chirurgici, come ho già accennato, si sono molto sviluppati e affinati gli approcci endoscopici, in particolare per il trattamento dei tumori della faringe e della laringe, a cui si aggiunta negli ultimi 15 anni anche la chirurgia robotica con attrezzature sempre più sofisticate ed efficienti.
«È pertanto oggi spesso possibile operare nel distretto cervico-facciale senza lasciare cicatrici esterne deturpanti e con resezioni sempre più ridotte e funzionali.
«Anche i trattamenti radianti si sono molto evoluti, con tecniche che permettono di risparmiare maggiormente i tessuti sani circostanti e quindi di ridurre gli effetti collaterali immediati e a distanza. In particolare proprio a Trento è attivo da poco più di un decennio il primo centro italiano di protonterapia, una tecnologia all’avanguardia per i trattamenti radioterapici di precisione.
«Nel campo delle terapie farmacologiche infine, l’introduzione dell’immunoterapia, che sta rivoluzionando tutta l’oncologia medica, promette importanti avanzamenti anche nella terapia delle neoplasie avanzate.»
 
Quali sono i consigli di vita e di buone abitudini, oltre alla prevenzione, per evitare questi tumori?
«Come per tutte le neoplasie, non va dimenticato che la prevenzione primaria resta sempre lo strumento più efficace. Un regime di vita sano, in particolare evitando il fumo e moderando il consumo di alcol è in grado di ridurre drasticamente l’incidenza di queste malattie.»

Nadia Clementi - [email protected]
Dott. Cesare Grandi - [email protected]
Ospedale San Camillo – Trento
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Poliambulatorio Bellaria – Arco
Centro Medico salute – Cles