Trento, resoconto incontro «Più o meno Europa» 7 febbraio
Mancano poco più di cento giorni alle elezioni del 26 maggio per la nona legislatura del Parlamento europeo
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Cresce la consapevolezza dei cittadini verso questo appuntamento elettorale continentale e si intensificano anche le possibilità di approfondire ciò che accade in Europa.
Giovedì si è tenuto nella sede di Europe Direct Trentino a Trento in via Romagnosi 7 il quarto dei sette appuntamenti di Dialogo transnazionale tra i cittadini, un percorso di sensibilizzazione verso le tematiche europee fra Verona, Trento, Bolzano e Innsbruck.
Giancarlo Orsingher di Europe Direct Trentino ha introdotto il tema della proposta di bilancio europeo 2021-2027 presentato dalla Commissione europea.
Vengono aumentati del 60% gli stanziamenti in ricerca e innovazione, del 120% il capitolo sui giovani, del 70% investimenti su ambiente e clima, del 160% le spese in ambito migrazioni, dell’80% le spese in sicurezza, del 30% gli stanziamenti per azioni esterne, vicinato, allargamento dell’Unione.
Nella prossima programmazione caleranno invece i fondi di coesione e quelli per l’agricoltura, che sono le due voci principali del bilancio comunitario.
L’eterogenea platea dei presenti, da giovani studenti universitari a professionisti con esperienza, si è quindi confrontata in piccoli gruppi su ricerca e migrazioni, agricoltura e vicinato, politica regionale e sicurezza.
Per capire se in questi ambiti c’è bisogno di più o meno Europa.
C’è il desiderio ad esempio di più Europa in un futuro allargamento ai Balcani occidentali, ma con una governance diversa rispetto alla grande apertura ai Paesi dell’est del 2004.
Migrazioni tema sensibile con la proposta di creare un’agenzia unica sulle domande di protezione internazionale, che dia una soluzione all’applicazione disomogenea delle norme sulle richieste d’asilo.
Il gruppo che ha discusso di migrazioni si è anche detto favorevole ad un aumento degli stanziamenti per le guardie di frontiera.
In materia di difesa e sicurezza l’indebolimento americano della partecipazione nella Nato rende necessario l’aumento della dotazione di bilancio ed anche Francia e Germania si stanno attrezzando in questa direzione.
Manca una voce comune sull’esterno ed una difesa comune non riuscirebbe comunque, almeno in una prima fase, a superare le difficoltà linguistiche all’interno dell’Unione: 28 (27 a breve) Paesi e 24 lingue diverse.
All’inizio della serata, inserita all’interno della campagna nazionale #stavoltavoto, c’è stata anche l’estrazione degli accoppiamenti della seconda fase di #176volteEuropa, concorso nel quale si sfidano fra loro i progetti europei realizzati in ognuno dei Comuni trentini.
Al secondo turno sono arrivati 60 Comuni, si potrà votare online dal 18 febbraio su www.siamoeuropa.provincia.tn.it
Prossimi appuntamenti europei saranno il 12 marzo l’incontro della rete italiana dei centri di informazione e comunicazione europea Europe Direct a Trento, mentre il 15 marzo si svolgerà il quinto incontro di «Dialogo con i cittadini» a Verona, informazioni su www.europa2019.provincia.tn.it.