Bruxelles: il bilancio parla di 34 morti e 200 feriti

Sarebbero 14 i morti all’aeroporto e 25 nella metropolitana: l’Europa deve reagire

Il bilancio finale porta alla cifra di 34 morti e a oltre 200 di feriti, molti dei quali gravi. Questa la ferita della capitale del Belgio, che è anche il cuore dell’Unione Europea.
La città è blindata, con i mezzi di trasporto pubblico paralizzati e la popolazione invitata a non uscire di casa o dall’ufficio.
Anche Parigi e Londra hanno bloccato le metropolitane e il treno sotto la Manica è tenuto sotto controllo minuto per minuto.
 
Ovviamente anche noi siamo amareggiati da tutto questo. Ma soprattutto adirati, perché gli errori che sono stati fatti sono inspiegabili.
Dopo l’arresto del terrorista Salah Abdeslam, le autorità avevano diramato la notizia, vera o inventata che fosse, che il prigioniero era intenzionato a parlare.
A sentire questo, i terroristi che avevano già in programma attentati alla capitale del Belgio non avevano scelta: agire prima che venissero scovati.
 
E invece, neanche è stato elevato immediatamente il livello di guardia ai massimi livelli. Lo hanno innalzato oggi, come per chiudere il cancello dopo che sono scappati i buoi.
Inspiegabile come siano potuti arrivare all’accettazione degli ordigni esplosivi, senza che nessuno se ne sia accorto.
Certamente adesso si dovranno adottare altre misure, ma chissà che non sia stato l’atto che ha fatto svegliare il gigante europeo che stava dormendo.