Amalia Guardini, «eccellenza italiana» a Mosca
L’esperienza quarantennale della cooperativa sociale di Rovereto, nata nel 1980, sarà una delle buone pratiche presentate al Festival «Il mondo dentro e intorno a noi»
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L’esperienza quarantennale della coop sociale Amalia Guardini di Rovereto sarà una delle buone pratiche presentate al Festival «Il mondo dentro e intorno a noi» in programma oggi, 26 settembre, a Mosca.
L’iniziativa del festival è del Centro di riabilitazione «Fiore scarlatto» attivo nella località di Dolgoprudnij.
Il festival è alla terza edizione e ogni anno ospita e divulga l’esperienza di un paese nel campo della disabilità e dell’inclusione: nel 2018 la Francia, nel 2019 il Giappone, nel 2020 - appunto - l'Italia.
Il «Fiore scarlatto» ha affidato all’associazione trentina «Aiutateci a salvare i bambini» - Aasib, con sede a Rovereto, il compito di individuare le esperienze da proporre al festival.
Aasib è nata nel 2001 con lo scopo di sostenere e rendere possibili le cure di bambini affetti da gravi malattie della Federazione Russa e allo stesso tempo di interessare l’opinione pubblica italiana sui problemi dell’infanzia russa, spesso poco noti.
Fondatore e animatore della onlus è Ennio Bordato, riconosciuto come uno degli osservatori italiani più attenti e sensibili del mondo russo.
Oltre alla coop Guardini sarà protagonista del festival una seconda onlus locale: la Fondazione trentina per l’autismo.
Il programma del festival prevede vari appuntamenti, tra cui: un video tour dell’Italia, una mostra, un concerto, un corso sulla preparazione della pizza.
Nell’impossibilità di essere presente con i propri rappresentanti, la cooperativa sociale di Rovereto ha messo a disposizione degli organizzatori un lungo video in cui a più voci si racconta la storia e l’attività della Guardini.
Nelle immagini si alternano le testimonianze del presidente Guido Ghersini, del direttore Michele Paissan, della vicedirettrice Martina Brugnaro e di due familiari di utenti: la vicepresidente Elisa Toniolli e il consigliere Italo Parolari.
Il video sarà proiettato al pubblico del festival con i sottotitoli in russo.
Il Centro «Fiore scarlatto» è nato nel 2000 su iniziativa di un gruppo di genitori con figli con disabilità.
Per gli utenti gestisce attività educative e motorie, assistenza medica e psicologica, fisioterapia, un laboratorio di ceramica e un gruppo teatrale dal nome «Smile» che include bambini e familiari.
Il Festival, a cui la Guardini è stata invitata come «eccellenza italiana», intende richiamare l’attenzione sulle persone disabili, «soggetti creativi ed indipendenti della nostra società», come si legge nel manifesto di promozione dell’evento, e affermare il valore incondizionato di ogni persona al di sopra dei modelli centrati sull’efficienza e la competizione.