«La poesia di Pattini è un refolo di vento che sospira tra vette e prati»
Queste le motivazioni della giuria che ha conferito ad Alberto Pattini il primo premio del concorso «Echi di poesia dialettale 2016»
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Come abbiamo scritto stamattina, riportando il testo della sua poesia in lingua dialettale e italiana (vedi), il poeta trentino Alberto Pattini ha vinto il primo premio al concorso «Echi di poesia dialettale 2016» riservato ai poeti residenti in Italia.
Oggi pomeriggio alle 18, al Centro di Ricerca tradizioni popolari «la Grande Madre» che ha sede a Bonito (Avellino), gli sono stati conferito l’attestato e l’opera d’arte attribuiti al vincitore.
Merita riportare la motivazione della giuria perché si tratta di un riconoscimento ottenuto fra altri 600 concorrenti.
La poesia di Pattini è un refolo di vento che sospira lieve fra le vette e u pascoli fioriti, dove la parola è superflua e il silenzio loquace; è il vento del Nord che con la sua carezza comunica il sonno della stagione del silenzio rendendo ancor più intima la meditazione; è polvere di stelle che illumina il buio perché nessuna notte è nera se nel cuore regna l’amore. Ma è un Dio che non si differenzia dalle piccole cose, anzi, si rivela proprio nelle «robe picenìne», nel sorriso di una stella alpina, nel canto degli uccelli innamorati. |