Al Festival dell’Economia la finale nazionale di Enactus Italia

Le Fondazioni di origine Bancaria puntano sugli studenti delle università italiane: il 1° giugno presenteranno progetti innovativi e sostenibili a favore della società

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«Il compito delle Fondazioni è quello di avere una visione, di guardare oltre, di pensare alle generazioni future e permettere loro di esprimersi. Il progetto Enactus investe sui giovani, sui nuovi talenti e con essi sulla società che stiamo generando.»

Con queste parole il Presidente di Fondazione Caritro – Michele Iori – apre la conferenza stampa dedicata alla finale nazionale di Enactus Italia, che si terrà venerdì 1 giugno, presso Palazzo Calepini, all’interno del fittissimo palinsesto del Festival dell’Economia.
La scelta di ospitare la finale di Enactus Italia all’interno del Festival dell’Economia, vuole essere un augurio a divenire un progetto d’eccellenza, un fiore all’occhiello come è il rinomato Festival, che quest’anno tratterà il tema del «Lavoro e della Tecnologia».
 
«Riuscire a mettersi in gioco, essere in competizione con altri ragazzi, altri team e altre università, sono caratteristiche che gli studenti appartenenti al circuito Enactus hanno innate.
«L’entusiasmo che ripongono nello studio e nell’ideazione e progettazione dei loro interventi è contagioso.» – Ha ricordato Daniele Di Cristina, Vice Presidente di Enactus Italia,- che ha fatto conoscere il network di Enactus nel Paese, dopo averlo scoperto durante la sua permanenza in Cina.
 

 
Enactus è un’organizzazione no profit internazionale, attiva in 36 Nazioni e vive grazie al sostegno di partner che mettono a disposizione il proprio tempo, le proprie risorse manageriali, ascoltando i progetti degli studenti e accompagnandoli in un percorso di crescita, offrendo loro opportunità concrete nel mondo del lavoro.
Ma è anche un progetto sociale, perché i progetti ideati e poi realizzati, fungono da trait d’union tra generazioni differenti.
 
Il 1° giugno, saranno 7 gli atenei italiani (Università degli Studi di Trento, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi dell’Insubria, Università di Macerata, John Cabot University di Roma, Università di Verona e Università Politecnica delle Marche), rappresentati da 120 studenti, i quali si cimenteranno nella presentazione dei loro progetti, davanti a un panel di 23 giudici appartenenti al mondo del business e delle Fondazione di origine Bancaria.
 

 
Marta Bertolai - Country Leader di Enactus Italia - sottolinea che i progetti presentati all’interno della competizione devono essere basati su un concetto di business imprenditoriale, innovativo ed incentrato sul coinvolgimento dei beneficiari.
Portare la finale mondiale in Italia, è uno degli obiettivi di questa Organizzazione che è giunta al suo secondo anno di vita, ma che non smette di sognare.
Intanto non resta che guardare e scoprire quale, tra questi team universitari rappresenterà l’Italia alla Enactus World Cup 2018, che si terrà il prossimo 9-11 ottobre a San Jose, in California.
 
La finale nazionale prevede un momento conclusivo inserito all’interno del Festival dell’Economia, dal titolo «Quale lavoro per il futuro? Come trasformare le idee imprenditoriali delle future generazioni in opportunità lavorative, a partire dalle nuove tecnologie inclusive, per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite».
Modera Alessandro Garofalo, esperto di innovazione e intervengono: Maria Salamon (imprenditrice), Pino Mercuri (HR Director Italy Microsoft), Anna Fiscale (Co-Founder Progetto Quid) e Filippo Manfredi (Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto).