Spaghettoni, pomodorini, rucola e ricotta pugliese. Un tricolore...
La ricetta di oggi SPAGHETTONI, POMODORINI, RUCOLA E RICOTTA PUGLIESE
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Ingredienti per 4 persone 400 g. di spaghettoni (o linguine o il formato che preferite) 300 g. di pomodorini datterino 150 g. di rucola selvatica 100 g. di ricotta salata pugliese uno spicchio d'aglio olio extravergine d'oliva sale
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Procedimento Tagliate per il lungo i pomodorini in quattro spicchi, prendete una padella abbastanza larga e fate scaldare bene un filo d'olio dove aggiungeremo lo spicchio d'aglio che andremo a togliere una volta rosolato. Aggiungete i pomodorini e spegnete subito il fuoco così si insaporiscono e non si sfaldano. Tagliate grossolanamente la rucola lasciando qualche fogliolina intera e con l'aiuto di un pelapatate fate delle scaglie di ricotta che andrete a mettere sopra la pasta. A questo punto cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e fatela saltare nella padella dei pomodorini senza accendere il fuoco. Aggiungete la rucola, un filo d'olio extra vergine di oliva crudo e impiattate. Prima di servire mettete sopra la pasta qualche fogliolina intera di rucola e le scaglie di ricotta che daranno colore, ma soprattutto sapore, al vostro piatto.
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Il vino da abbinare Il vino che proponiamo per questo piatto è il Masetto Bianco della cantina Endrizzi.
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Alcune curiosità sulla rucola
Un tempo la Rucola era più apprezzata per virtù medicinali che per l'uso alimentare: le si attribuivano proprietà depurative, digestive, diuretiche, stimolanti e toniche.
Si facevano sciroppi per tosse ed era ritenuta utile nei casi di astenia e di impotenza.
Questa erba, ricca di vitamina C e sali minerali, presenta valide proprietà antiscorbutiche.
Inoltre stimola l'appetito, favorisce la digestione, risulta benefica per il fegato e combatte la presenza di gas nell'intestino.
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Massimiliano Putortì
Come vuole la nostra tradizione, Massimiliano non è uno chef «stellato», anzi è un cuoco semplice, cui piace fare il suo mestiere con passione. Il suo maestro è stato Mario Giovanella, un grande chef trentino che - come dice lo stesso Massimiliano - gli ha insegnato davvero tanto: «Per me è uno degli chef trentini, della tradizione trentina, più bravi che ci siano».
Ha lavorato al Ristorante Chiesa dal 2002 al 2006, anno in cui è passato al Party Service (sempre targato Chiesa), dove si occupava del servizio catering, cosa che ha fatto fino allo scorso dicembre 2010. Con l'anno nuovo ha deciso di voltare pagina e fare una scelta di vita, avendo una moglie e una bimba di due anni e mezzo. E poiché la sede della Party Service si é trasferita fuori dalla città di Trento, ha colto al volo l'occasione di lavorare presso l'istituto Salesiano di Don Bosco a Trento. «Adesso faccio da mangiare per i ragazzi della scuola media e... sono felice.»
Tra le sue esperienze «stellate» (gli piaccia o no, ne ha anche lui) nel 2007 ha cucinato nel palazzo della Provincia per il presidente del Mozambico Emilio Armando Guebuza e il presidente Dellai, in occasione della visita ufficiale a Trento. Nel settembre 2010 ha preparato colazione e cena al Castello del Buonconsiglio per Lech Walesa, premio nobel per la pace ed ex premier polacco. Ma gli è capitato anche di cucinare per qualche personaggio famoso come Paolo Villaggio, o per dei campioni del ciclismo come Moser, Gimondi, Bugno, Simoni, Bettini, Fondriest, Motta...
Nella foto, ritratto con il Dalai Lama e Lorenzo Dellai.
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