A volte ritornano… A volte debuttano – Di Luciana Grillo

Concluso il Trentino Book Festival di Caldonazzo del 13, 14, 15, 16 giugno 2019

Franco Stelzer e Luciana Grillo.
 
Il Trentino Book Festival di Caldonazzo, giunto felicemente alla nona edizione, ha offerto al pubblico folto e sempre interessato anche quest’anno un ventaglio di proposte destinate ad accontentare tutti i gusti!
New entries e nomi molto noti già presenti in altri anni si sono alternati, in un susseguirsi rapido di eventi che hanno messo in movimento numerosi gruppi di persone che, orologio alla mano, si spostavano velocemente da un luogo all’altro, consultando il dépliant, scegliendo il percorso più rapido, accompagnati dal dolce vento che il lago spinge fino al paese.
 
Tra gli ospiti che hanno già partecipato al Festival, sicuramente il titolo di «fedelissima» va ad Antonia Arslan che è ritornata per la terza volta e, come nel 2012 e nel 2014, ha riscosso un grande successo: con garbo intelligente ha raccontato vicende legate alla sua famiglia, ai nonni, all’infanzia, a quel popolo armeno da cui discende e dal quale non può prescindere.
Questo evento, come altri e come già negli anni scorsi, è stato organizzato in collaborazione con il Soroptimist club di Trento: alla scrittrice – che cinque anni fa pranzò cordialmente con le socie – questa volta il club ha portato il suo saluto offrendole un piccolo omaggio.
 
Anche Antonella Boralevi, che era stata presente al TBF nel 2013, è ritornata per presentare il suo ultimo romanzo, «Chiedi alla notte», e lo ha fatto mettendo in evidenza le sue qualità di affabulatrice, facendo immaginare ai presenti di camminare con i protagonisti sul red carpet del Festival di Venezia o sulla spiaggia del lido. Intervistata con discrezione e abilità da Marilena Guerra – presidente del Soroptimist club Trento – si è poi intrattenuta a cena con le socie del club.
Tra i nuovi arrivati, è stato accolto anche uno scrittore, ospite del TBF, presentato da Luciana Grillo, socia del club femminile.
 
Si tratta di Franco Stelzer che ha parlato del suo ultimo romanzo «Cosa diremo agli angeli», pubblicato da Einaudi e molto apprezzato soprattutto da chi ha avuto l’idea di leggerlo prima dell’incontro.
Al centro di questo romanzo, campeggia un uomo semplice, maturo, con qualche fallimento alle spalle, pronto a immedesimarsi nelle vite degli altri per capire (forse) un po’ meglio la sua.
Come il protagonista vive quasi «per interposta persona», così gli angeli controllano e osservano la vita degli uomini, qualche volta con curiosità, qualche volta con spirito critico, anche loro osservatori, ma su un piano diverso.
 
Da questi angeli il protagonista aspetta un’indicazione, uno spiraglio che lo aiuti a vivere pienamente.
Un pubblico attento e molto numeroso ha seguito questo come gli altri incontri, a confermare – se ancora ce ne fosse bisogno – che un Festival come questo, capace di far arrivare in un piccolo centro più di 20.000 persone, ha imboccato una strada giusta, indicando anche quest’anno un percorso che ci ha portato a riflettere sul ricordo e sulla nostalgia, sulla memoria e sulla conoscenza critica del passato che può diventare stimolo per migliorare il presente e spingerlo verso un cambiamento.
 
Luciana Grillo - [email protected]