Ritorna in Trentino la grande raccolta viveri di Natale
Grazie ai ragazzi dell’Oratorio di Selva di Levico saranno raccolti generi alimentari casa per casa
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L’iniziativa benefica che per anni ha animato il Natale trentino torna a vivere grazie ai ragazzi dell’Oratorio di Selva di Levico: dal 27 al 31 dicembre, decine di giovani si daranno appuntamento a Trento per raccogliere generi alimentari casa per casa e in vari supermercati cittadini, per dare un aiuto concreto a chi, vicino e lontano da noi, vive nella miseria.
Natale per molti è un tempo di festa: una pausa di quiete nello scorrere veloce della vita da dedicare agli affetti più cari. Per qualcuno però è anche l’occasione per riscoprire il valore della gratuità attraverso il dono di sé e del proprio tempo a chi ha più bisogno.
Ed è proprio quest’ultimo desiderio la scintilla che ha messo in moto i ragazzi e le ragazze dell'oratorio di Selva di Levico, spingendoli a ridare vita a un’iniziativa di solidarietà che per molti anni era diventata un appuntamento fisso per i cittadini di Trento: la raccolta viveri di Natale del gruppo OPLA (Oratoriani per le Ande).
Nel capoluogo molti ricordano ancora l’allegria e l’impegno delle centinaia di giovani che, dal 1999 al 2016, si sono dati appuntamento nei giorni tra Natale e Capodanno per dare un senso diverso ai giorni di festa.
Dopo alcuni anni d’assenza, l’iniziativa ha ripreso vita quest’anno. Dal 27 al 30 dicembre, circa cento ragazzi e ragazze dei primi anni della scuola superiore, sceglieranno di condividere la fatica, ma anche la gioia e la soddisfazione, di impegnarsi insieme per una giusta causa.
Partendo dalla sede stabilita presso il Seminario Diocesano di corso 3 novembre, ogni giorno passeranno casa per casa e presidieranno i principali punti vendita del Gruppo Poli, Sait e Conad, per raccogliere generi alimentari di prima necessità e a lunga conservazione, che al termine della settimana verranno inscatolati e inviati nelle missioni in America Latina dove operano i volontari dell'Operazione Mato Grosso e, in parte, donati alla Caritas diocesana.
Povo, Villazzano, Cognola, Martignano, Mattarello, Ravina e Romagnano, la Bolghera... saranno moltissime le zone interessate dall’iniziativa. Lontano e vicino: la carità non ha confini.
Se il susseguirsi di crisi di questi ultimi anni ha creato diffuse sacche di povertà nelle nostre comunità, in molti paesi del sud del mondo, già gravati da povertà diffusa e situazioni politiche ed economiche molto precarie, l'avvento della pandemia prima e l'aumento vertiginosi dei prezzi poi, hanno spinto sempre più persone nella miseria.
E se spesso le richieste d’aiuto lanciate da molti missionari che vivono in mezzo ai poveri non hanno avuto la forza di emergere, tantomeno nel brusio natalizio, i giovani di Selva hanno invece deciso di prestarvi ascolto e di farsene eco, con entusiasmo e coraggio, chiamando a raccolta anche altri coetanei di oratori del nord Italia, con cui avevano già condiviso altre esperienze di crescita e volontariato.
Una grande avventura di Natale, animata da giovani volenterosi, pronti a ricordare a ciascuno di noi che la costruzione di un mondo più giusto e umano, attento agli ultimi e ai bisognosi, inizia da piccoli gesti di disponibilità e generosità.
Come quello di aprire le porte e il cuore per dare un aiuto concreto a tante persone per cui Natale rischia di non arrivare mai.
Per ulteriori informazioni: Davide Rizzi 340 8782837.