Denunciato dai Carabinieri un moriano di 23 anni

Coltivava a Tierno canapa «regolare», ma gli sono stati trovati in casa più di due chili di quella «proibita» già essiccata

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Non si interrompe l’azione di prevenzione e repressione intrapresa dai Carabinieri della Compagnia di Rovereto, l’attività di controllo posta in essere per arginare la diffusione di sostanze stupefacenti, tipo cannabinoidi e derivati, ha permesso, nei giorni scorsi, di denunciare un giovane italiano per detenzione finalizzata alla vendita di sostanza stupefacente.
Le attività hanno avuto luogo nell’area di Mori, dove i Militari del locale Comando Stazione, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rovereto, dopo un’attenta azione investigativa, hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto un moriano di 23 anni.
 
L’azione investigativa dei Militari nasce a seguito delle notizie raccolte in merito ad un fondo agricolo sito sopra al centro abitato di Tierno, ove si trovava una coltivazione di non meglio precisata canapa.
Una volta individuato il fondo, veniva eseguito un controllo per accertare la tipologia di canapa coltivata, che dalle prime verifiche risultava del tipo sativa con principio attivo inferiore al 0,5 % di THC, regolarmente acquistate, dal giovane, presso un’azienda del bergamasco.
 
Ma grazie ad ulteriori accertamenti i militari riuscivano a scoprire che lo stesso era anche in possesso di altra sostanza, già essiccata, che a seguito di campionatura, risultava avere un principio attivo superiore ad i limiti di legge, il che portava ad un ampliamento dell’attività di Polizia Giudiziaria con il conseguente sequestro di 2.187,69 grammi sostanza stupefacente, oltre a denaro contante, materiale per confezionamento e lavorazione della predetta sostanza.

I Carabinieri sottolineano l’importanza del contributo che i cittadini danno con le loro preziose informazioni alle Forze dell’Ordine per il buon esito delle attività.