Tre attentati terroristici a Parigi: l’inutile strage continua
Colpi di kalashnikov sui clienti di un ristorante, sparatorie in un concerto, esplosione allo stadio: 126 i morti, ostaggi, gli spettatori sull’erba
>
A dieci mesi dall’assurdo attentato al Charly Ebdo, altri sette atti terroristici sono stati perpetrati a Parigi in questo venerdì 13.
Si tratta evidentemente di azioni coordinate, dato che sono avvenute in contemporanea, stavolta colpendo alla cieca, cioè senza precise motivazioni.
Tre gli attentati più gravi. Nel 10° Arondissement i banditi hanno sparato raffiche ai clienti di un ristorante cambogiano. La polizia è intervenuta uccidendo un assaltatore.
Nell’11° Arondissement i criminali hanno fatto irruzione in un locale dove era in corso uno spettacolo musicale. Hanno sparato raffiche di mitra e hanno preso in ostaggio un centinaio di avventori.
Allo Stadio di Francia hanno fatto esplodere una o due granate, uccidendo delle persone. Le autorità hanno fatto sì che la partita amichevole Francia Germania venisse giocata fino alla fine per evitare che tra la folla si scatenasse il panico. Holland, che assisteva alla partita, è stato fatto evacuare e al momento si trova in riunione con il ministro dell’interno.
Poi la gente ha invaso pacificamente il campo (foto) perché è stato chiesto di non lasciare il campo finché non si normalizza la situazione.
Al momento si parla di 126 morti, di ostaggi in mano ai terroristi nel locale Bataclan.
Come è facilmente immaginabile, pare che si tratti di jihadisti islamici, sia perché i fanatici hanno compiuto gli assalti gridando Allah è grande, sia perché l’ISIS ha subito rivendicato la paternità del triplice assalto.
Resta tuttavia poco chiara la scelta degli obbiettivi. In particolare, il ristorante cambogiano e i suoi clienti c’entrano poco o nulla con la causa islamica fondamentalista.
Insomma, hanno scelto di colpire dove fosse più semplice uccidere. Evidentemente non importa chi.
Holland ha disposto lo stato di emergenza in tutta la Francia e ha momentaneamente chiuso le frontiere.
In Italia Alfano ha elevato l’allerta alla massima attenzione.