Stefano Fambri è il nuovo Presidente dell’Istituto Trentodoc
Si è conclusa l’assemblea dei soci dell’Istituto che rappresenta 67 case spumantistiche trentine e si occupa di promuovere il marchio in Italia e all’estero
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Fra i punti all’ordine del giorno, oltre all'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo, il piano attività 2024 e il rinnovo delle cariche sociali.
I 64 soci presenti hanno eletto all’unanimità il nuovo Presidente, Stefano Fambri Direttore di Nosio, rappresentante di Rotari, Gruppo Mezzacorona. Si tratta di un avvicendamento storico: Fambri succede infatti ad Enrico Zanoni, Presidente dell’Istituto per ben 12 anni e 4 mandati, che non ha dato disponibilità per un nuovo incarico.
Enrico Zanoni: «È stato un onore e un piacere presiedere l’Istituto per 12 anni, nei quali il percorso è stato importante e significativo. Dotare l’Istituto di un budget, costituito dal finanziamento degli associati unitamente alle risorse a disposizione per la promozione del marchio, ci ha permesso di implementare una struttura organizzativa guidata tuttora da Sabrina Schench e il suo team di collaboratori. Ingrediente fondamentale è stata la stabilità e la coesione del Cda che ha ben rappresentato tutte le anime di Trentodoc e ci ha portato ad ottenere risultati di cui possiamo essere fieri. Sono certo che il nuovo Presidente e il nuovo Cda sapranno continuare l’opera di costante affermazione della produzione spumantistica Trentodoc.»
Stefano Fambri commenta così la sua elezione: «Ringrazio gli associati per la fiducia che mi è stata accordata: sarà per me un onore da Presidente rappresentare l’Istituto, agendo nell’interesse di tutti. Senza dubbio, insieme al Cda le azioni proseguiranno nel segno della continuità rispetto a quanto fatto finora, con lo scopo di consolidare la crescita e il successo fin qui raggiunti, valorizzando ulteriormente l’eccellenza delle nostre bollicine di montagna. I numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti in questi anni, confermano il percorso virtuoso intrapreso. Inoltre, un’attenzione particolare verrà posta al quadro generale in cui ci troviamo: il generalizzato aumento dei prezzi e la riduzione del potere di acquisto dei consumatori rappresentano un’ulteriore sfida da affrontare nel prossimo futuro.»
L’assemblea ha eletto il Cda al quale fanno parte Roberta Giuriali, Lucia Letrari, Martina Togn, Andrea Buccella, Matteo Lunelli, Elio Pisoni, Federico Simoni e Enrico Zanoni.
I numeri Trentodoc
- 1.396 ettari è la superficie totale di produzione dedicata alla D.O.C. Trento.
- 4 i vitigni Trentodoc: Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, Meunier.
- 67 le case spumantistiche Trentodoc che fanno parte dell’Istituto Trento Doc.
- 10.230 ettari è la superficie vitata trentina (13,6% circa utilizzata per uva base spumante).
- 13 milioni sono le bottiglie vendute nel 2022.
Eventi e riconoscimenti
Se il 2020 è l’anno che celebra il Trentino come «Wine Region of the Year» ovvero migliore area vitivinicola a livello internazionale, ineguagliabile per la sua diversità, negli ultimi quattro anni consecutivi Trentodoc è stato premiato come miglior spumante d’Italia nel concorso «Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC)», ideato da Tom Stevenson, massimo esperto mondiale di bollicine.
Tra le partnership durature e di successo che l’Istituto ha siglato si ricordano quella con AIS – Associazione Italiana Sommelier – per il Concorso del Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc, titolo assegnato lo scorso novembre a Cristian Maitan, classe 1995, già nominato Miglior Sommelier del Veneto nel 2018 a soli 22 anni.
L’Istituto è partner di «The Institute of Masters of Wine», la più importante istituzione accademica internazionale del vino, i cui membri possiedono il titolo più prestigioso a livello internazionale.
Per quanto riguarda la promozione negli Stati Uniti, è attivo un programma OCM concentrato a New York e nell’East Coast, ma anche in Svizzera e in particolare a Zurigo.