Finché c’è albero, c’è speranza – Di Paolo Farinati
Esemplare accordo tra Fondazione Metalsistem e Magnifica Comunità di Fiemme
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È stato siglato ieri mattina, lunedì 13 dicembre, nella sede del Gruppo Metalsistem di Rovereto un esemplare e storico accordo tra la Fondazione Metalsistem e la Magnifica Comunità di Fiemme, alla presenza del fondatore Antonello Briosi.
Alla firma il Presidente di Metalsistem SpA Mirco Briosi, figlio di Antonello, e lo Scario della Magnifica Comunità di Fiemme Renzo Daprà.
Tra le prossime stagioni della primavera e dell’autunno 2022 e dell’inizio del 2023 saranno messe a dimora in Val di Fiemme, fortemente e drammaticamente colpita dalla tempesta Vaia, ben 40mila piante di varie specie.
Il tutto grazie a un’importante donazione della Fondazione del gruppo industriale roveretano di ben 100mila euro.
Questa preziosa piantumazione di varie specie arboree, avverrà precisamente all’interno dello splendido Parco Naturale del Monte Corno, sul versante nord della valle sopra Capriana.
«Metalsistem già da oltre 10 anni è fortemente impegnata nei cosiddetti valori ESG, inerenti la sostenibilità aziendale dal punto di vista ambientale, sociale e della governance» – ha sottolineato con comprensibile orgoglio il Presidente Mirco Briosi.
In ambito aziendale, Metalsistem è da lungo tempo vicina ai propri collaboratori, con specifiche coperture assicurative contro danni provocati dal Covid19, con contributi alle loro famiglie per fronteggiare la pandemia, con periodici buoni spesa e con un accessibile centro wellness interno all’azienda stessa.
In ambito sociale la Fondazione Metalsistem sostiene la cooperativa che gestisce la Locanda dal Barba di Villalagarina, in cui operano con successo parecchi ragazzi portatori di disabilità. Inoltre, da pochi giorni ha editato una interessante rivista «Oltre gli ostacoli» dedicata interamente proprio al mondo della disabilità.
In ambito ambientale il Gruppo Metalsistem si è dotato di un grande impianto fotovoltaico, che permette di alimentare le proprie linee produttive con ben il 75% di energia da fonti rinnovabili.
Questo specifico accordo tra la Fondazione Metalsistem e la Magnifica Comunità di Fiemme è un ulteriore storico tassello per il Trentino, e non solo, verso la carbon neutrality.
Un esempio virtuoso e quantomai concreto che dimostra come anche il privato può essere protagonista nel migliorare l’ambiente che ci circonda e con esso la qualità della vita della propria comunità.
In sintesi, le 40 mila piantine saranno collocate su un’estensione di 20 ettari, ovvero saranno circa 2.000 per ettaro.
L’intervento è chiaramente finalizzato a ricreare il bosco e le necessarie radure, ossia l’habitat di prima, migliorandolo per vari aspetti ambientali.
Dando in tal senso pure una risposta sociale, comunitaria e faunistica a quello specifico territorio.
Lo Scario Renzo Daprà ha ringraziato con parole molto sentite la famiglia Briosi, evidenziando quanto questo accordo sia esemplare.
«Laddove contribuisce all’indispensabile rimboschimento dopo il disastro provocato da Vaia e, nel contempo, al benessere della nostra comunità, per la quale il bosco è vita, – ha detto Daprà. – L’iniziativa della Fondazione Metalsistem è esemplare in termini di responsabilità complessiva in capo ad un’azienda.
«Mi auguro che altre realtà sappiano seguirla in questi valori, che rappresentano autentica cultura.»
È quindi toccato ad Andrea Bertagnolli, dottore in Scienze Forestali e referente del progetto per la Magnifica Comunità di Fiemme, dare ulteriori informazioni sull’intervento.
«Il Parco Naturale del Monte Corno – ha spiegato – è un luogo ricco di peculiarità ambientali.
«Lì vi è il suggestivo lago Nero, vi passa il Sentiero Europeo molto frequentato, vi si trova pure il noto rifugio Malga Corno. È uno dei pochi luoghi in cui vive il gallo cedrone.
«La tempesta di Vaia ha praticamente spazzato via tutto, persino alberi di circa 200 anni, con danni alla flora e alla fauna che richiederebbero molti decenni per ristabilire un equilibrio naturale sano.
«Vi saranno collocate piantine di varie specie, dall’abete rosso al larice, unitamente a piante di latifoglie come la betulla.
«La messa a dimora sarà irregolare, come farebbe la natura, alternando al bosco spazi aperti e radure. Dopo quattro-cinque anni avremo un primo discreto risultato nella loro crescita.
«L’effetto del vero bosco lo potremo iniziare a vedere tra dieci / quindici anni, mentre se attendessimo i tempi della natura parleremo di vari decenni.
«L’intervento rappresenta, quindi, un contributo molto importante e decisivo per riavere, in una parte significativa della Val di Fiemme e del Trentino, un ambiente rinato con rispetto, equilibrio e salubrità.»
Un ben augurante brindisi finale ha sancito questo accordo, che riteniamo più che giusto, anzi necessario, che l’intera nostra comunità trentina debba conoscere, per stimolare un sano spirito di emulazione.
La Fondazione Metalsistem ha lanciato un chiaro messaggio. Il Trentino non scarseggia di risorse e nemmeno di autentici valori comunitari.
L’attenzione è posta, quindi, a tutti quei soggetti, pubblici e privati, animati da senso di responsabilità, lungimiranza, determinazione, generosità e visione.
Ad maiora….
Paolo Farinati - [email protected]