ISIS: Putin pronto a collaborare con una coalizione a guida Usa

La Germania interviene con i Tornado e una nave di appoggio – Mosca schiera dodici caccia intercettori a difesa dei bombardieri

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Questa strana guerra che si sta scatenando nel vicino oriente sta pian piano prendendo fisionomia. Non che la cosa ci renda felici, ma pare che la crisi generata dall’ISIS stia compattando il mondo civile e in particolare riavvicini la Russia all'Europa dopo la crisi dell'Ukraina.
Putin, nell’incontro con Hollande ha affermato di essere disponibile a collaborare con una coalizione a guida USA. Un atto di umiltà capace di mettere in crisi Obama, che adesso non può tirarsi indietro.
Resta il problema di Assad, ma anche qui c’è un colpo di scena: il dittatore ha affermato che non si ricandiderà. Una notizia capace di mescolare le carte nel teatro più turbolento del mondo, ma anche anche una frase sibillina, perché un dittatore solitamente non ha in programma elezioni.
La Germania invierà i propri tornado e una nave da guerra in appoggio. Il Regno unito ha già fornito nei giorni scorsi una time-table di intervento.
L’Italia ha confermato la partecipazione a qualsiasi iniziativa purché condivisa da tutti. Quindi ha detto sì, ma ha anche ricordato che il problema italiano è quello della Libia «che prima o poi si presenterà come la Siria».
 

 
Altro aspetto della questione mediorientale è l’evoluzione dei rapporti tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento dell’aereo russo.
Mentre è stato annunciato che le ritorsioni saranno pesanti ma di natura economica, Mosca ha disposto una ridefinizione delle operazioni in Siria.
Dopo l’«incidente», il Ministero della Difesa russo ha deciso di inviare in Siria, nella base operativa nei pressi del Bassel al-Assad International Airport, una task force aerea formata esclusivamente da caccia intercettori equipaggiati con armamenti aria-aria a corto, medio e lungo raggio.
La decisione sarebbe stata assunta direttamente da Putin per garantire la sicurezza dei velivoli impegnati in operazioni sul suolo siriano. 
Le direttive principali indicate da Putin sulla crisi con la Turchia sono tre.
La prima prevede la scorta di tutti gli aerei d'attacco. La seconda è l’attivazione di una specie di no-fly zone garantita dall'incrociatore Moskva. La terza misura è quella di porre fine ai contatti militari con la Turchia.
 
G. de Mozzi