Orsi in Trentino: estrema preoccupazione dei Sindaci
Gianmoena: «Non possiamo rischiare che le soluzioni, emerse nel quadro di una leale collaborazione fra Istituzioni, diventino insostenibili»
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«Guardiamo con estrema preoccupazione – ha dichiarato il Presidente del Consorzio dei Comuni Trentini, Paride Gianmoena – all’amplificarsi dei rischi per la sicurezza pubblica, collegati al recente episodio di aggressività dell’orso Kj1 nei confronti dell’uomo, e alla sua costante presenza al limitare degli abitati e nelle pertinenze di abitazioni dell’Alto Garda. Un fenomeno, peraltro, non certo isolato, che riflette ormai l’insostenibile quotidianità per i cittadini ed i frequentatori di una porzione ormai ampia del territorio trentino.»
«Al contempo – ha evidenziato sempre Gianmoena – pur nel pieno rispetto delle pronunce emesse dalla magistratura amministrativa, forte è il disorientamento a fronte di provvedimenti che precludono la possibilità di intervenire con l’unico mezzo che consentirebbe una immediata rimozione di un indiscutibile pericolo per l’incolumità delle persone, e prefigurano soluzioni alternative francamente impraticabili agli occhi di chi amministra le comunità e il territorio trentino.»
«Non si può condividere nemmeno per un istante, e prima ancora si fatica a comprendere la concreta praticabilità dell’ipotesi di gestire la presenza di un orso problematico, interdicendo alla cittadinanza l’accesso a determinate aree del territorio.
«Ciò che i cittadini legittimamente chiedono alle Istituzioni è di salvaguardare e ripristinare la propria libertà di vivere il territorio, a fronte della minaccia arrecata dagli orsi problematici, e non certo - al contrario - di vedere preclusa la loro possibilità di frequentare, pur con le doverose attenzioni, la montagna o, più in generale, gli spazi aperti.
«A fronte del rischio rappresentato da un orso problematico, se può apparire ad alcuni non proporzionato intervenire con l’abbattimento, altrettanto sproporzionato risulta - a parere dei Sindaci - ipotizzare di limitare la libertà di movimento delle persone.»
Giacomo Redolfi, Sindaco di Mezzana con delega ai Grandi Carnivori presso il Consiglio delle Autonomie locali, sostiene che l’ipotesi di interdire alle persone vaste aree del territorio, ancorché impossibile da realizzare non è e non sarà mai accettata dagli abitanti della montagna in quanto compressione ingiustificata delle loro libertà costituzionali.
Uno stato democratico e civile non può consentire in nessun modo che la libertà dell’orso imprigioni le persone.
«Le Istituzioni ed i Cittadini trentini hanno sino ad oggi mostrato ampia disponibilità a trovare una soluzione, all’interno dei binari tracciati dall’ordinamento giuridico, a ciò che è un problema impellente per la sicurezza pubblica, – conclude Gianmoena. – Non possiamo però rischiare che le soluzioni, emerse in un quadro di leale collaborazione fra Istituzioni, assumano i contorni dell’insostenibile.»