«Cesare Maestri è patrimonio dell’alpinismo e del Trentino»

Lo ha detto l'assessore Failoni nella serata di ieri a Madonna di Campiglio in occasione della festa dei 90 anni del celebre alpinista

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«Cesare Maestri rappresenta l’anima migliore della storia dell’alpinismo. Grazie alle sue scalate ha disegnato sulle pareti delle Dolomiti e delle Alpi e, più in generale, di altri continenti alcune tra le più belle vie di arrampicata ed ha condizionato in positivo l’evoluzione di questa specialità.
«Maestri è stato soprattutto una persona coerente che ha creduto e portato avanti i suoi valori, dividendo fino all’ultimo e in maniera straordinaria la propria vita con la moglie Fernanda.
«Oggi non potevo mancare alla festa di Cesare perché lui è patrimonio dell’alpinismo e del Trentino. Buon compleanno Cesare!»
 
L’assessore allo sport e turismo, Roberto Failoni, ha salutato così Cesare Maestri che ieri ha festeggiato a Madonna di Campiglio i suoi 90 anni.
Ieri alla Sala della cultura c’erano tutti: i suoi compagni di scalata, la sua famiglia, guide alpine e alpinisti, e soprattutto la sua Campiglio.
Commosso, l’anziano alpinista ha ringraziato tutti: «Mi avete fatto un grande regalo, grazie per il vostro affetto. Vi voglio bene».
 

 
C’erano proprio tutti ieri a Madonna di Campiglio a festeggiare Cesare Maestri, il «Ragno delle Dolomiti», e i suoi 90 anni di vita e di storia.
La Sala della Cultura era gremita come poche volte era successo e quando l’anziano alpinista ha varcato la soglia è partito, spontaneo, un lungo applauso.
Cesare Maestri era davvero commosso di fronte a tanto affetto. Sul palco c’erano, ad attenderlo Carlo Claus e Ezio Alimonta, suoi compagni storici di cordata; Valter Vidi a rappresentare la sua seconda famiglia, le guide alpine di Madonna di Campiglio; e il presidente del Trento Film Festival; Mauro Leveghi.
 
Ad accogliere il Ragno delle Dolomiti c’erano anche amministratori ed operatori turistici: Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo; Tullio Serafini, presidente dell’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo e Rendena, e Francesco Bosco, direttore generale di Funivie Madonna di Campiglio.
In sala numerosi erano anche gli alpinisti.
 Uno su tutti, Sergio Martini, il settimo uomo al mondo e il secondo italiano, dopo Reinhold Messner, ad aver scalato tutte i quattordici 8 mila metri in Himalaya.
E proprio Messner ieri ha inviato a Maestri un telegramma di felicitazioni.
 

 
A Madonna di Campiglio, per il grande omaggio a Cesare, c’era anche l’intero Trentino, rappresentato dall’assessore provinciale al turismo e sport, Roberto Failoni.
«Hai fatto grande l’alpinismo – ha aggiunto Failoni – con le tue imprese. L’occasione del tuo compleanno mi consente di ribadire l’impegno personale e della giunta provinciale a continuare a lavorare, accanto alle guide alpine e alla gente di montagna, per garantire un futuro al movimento alpinistico e alle professioni di montagna.»
 
Nel corso della serata è stata presentata anche l'anteprima del docufilm Le vie del Cesare al quale sta lavorando il giovane alpinista campigliano Silvestro Franchini, insieme a Matteo Pavana (filmmaker) e Marco Benvenuti (produttore).
Il documentario a questo link all’anteprima comprende anche un'ampia intervista al grande alpinista trentino, filmati storici e nuove riprese lungo le vie aperte da Maestri sulle Dolomiti.
«Molte di queste – spiegano gli ideatori – sono tutt'oggi poco conosciute. Attraverso questa video-produzione cerchiamo anche di comprendere le motivazioni dell'alpinismo del passato mettendole a confronto con quelle di oggi.
«L'obiettivo è raccontare le scalate dolomitiche di Cesare e illustrare come esse sono viste e percorse ai nostri giorni.»