Stupro di gruppo: la violenza continua

Stupro di gruppo in un interno. Ma non è il titolo di un film, è solo la prima parte di una brutta storia, che poi divenne «stupro di gruppo in un esterno» (La «Talpa» è il nostro satiro introdotto in ambienti solitamente ben informati)

Lo sapevamo che la triste vicenda della ragazzina violentata da un gruppo di ragazzini avrebbe scatenato le fantasie dei giornali. Ma non c'era niente da fare, perché nulla è più appetitoso per un quotidiano di una notizia impastata da fatti di natura sessuale, meglio se avvenuti tra minori, con violenza e magari per opera di un branco.
Noi abbiano dato la notizia nello spazio minimo indispensabile, sia perché alla cronaca diamo meno peso della stampa cartacea, sia perché il fatto è già abbastanza doloroso di per sé senza l'amplificazione dei mass media. Ma per i quotidiani è diverso. Il guaio rappresentato da queste notizie è la necessità di scrivere tutti i giorni qualcosa di nuovo (o ridetto in altra maniera) per non lasciar cadere quell'interesse (secondo noi) insano e morboso che la gente rivolge a vittime e colpevoli in maniera direttamente proporzionale agli ingredienti di cui sopra.
I giornali stanno riportato addirittura particolari che dovrebbero restare coperti non solo dal segreto istruttorio quanto da quello morale, trattandosi di ragazzi che vanno dai 14 ai 17 anni. Il come abbiano fatto ubriacare la ragazzina, il come l'abbiano tecnicamente violentata, la descrizione dei singoli caratteri comportamentali di vittima e carnefici, potrebbero proprio non essere esplicitati, nel nome del buongusto prima ancora che del buonsenso.

La «talpa» non vuole nascondere mai niente, sia ben chiaro, però sta sempre dalla parte della vittima, comunque essa sia. E se anche i giornali stanno dalla parte della vittima, non dovrebbero dimenticare che la ragazzina ne sta uscendo distrutta come se la violenza non avesse soluzione di continuità. Dio non voglia che la giovane vittima possa rimpiangere il giorno in cui ha denunciato i suoi stupratori.

La «Talpa» è disegnata da Fulvio Bernardini (Fulber).