Il letargo è finito, gli orsi tornano all’aria aperta

Ma nella neve e nelle fototrappole sono rimaste tracce anche di altri carnivori, come il lupo e la lince

Alcuni orsi hanno iniziato a riprendere l’attività, come raccontano le tracce sulla neve nelle zone del Monte Baldo, delle Giudicarie esteriori, della bassa val di Sole e della val di Non.
Con la voglia di colazione al risveglio dal letargo si sono verificati anche i primi sporadici danni. In primis le arnie (cosa c’è di meglio del miele la mattina?) ma si sono registrati anche un paio di casi su ovini.
 
Durante questi ultimi due mesi si è rilevata, sempre grazie soprattutto al terreno innevato, una notevole attività da parte della popolazione di altri carnivori presente in Trentino, sia in relazione a segnalazioni di presenza di lupi monitorati dalle fototrappole del Servizio Foreste e fauna PAT, sia in seguito ad alcuni avvistamenti diretti e a diverse evidenze di predazioni su ungulati selvatici, soprattutto in val di Fassa, zona di Paneveggio, Folgaria-Pasubio, val dei Ronchi di Ala, alta val di Non.
 
Nel mese di marzo sono pervenute anche due segnalazioni relative alla lince, sempre lo stesso individuo, l’esemplare denominato «Lince B132», che è stato fototrappolato il 9 marzo nei boschi sopra Brione nelle Giudicarie (fototrappola di un cacciatore del luogo) ed il 14 marzo in zona Val Lorina (fototrappola della Stazione Forestale di Ledro).