Rapiti in Libia due tecnici italiani e uno canadese

Si tratta di Danilo Calonego e Bruno Cacace che lavorano per un’azienda piemontese impegnata a lavori di manutenzione di un aeroporto nel Fezzan

Due tecnici italiani e uno canadese sono stati rapiti oggi nel Fezzan, nella parte sud occidentale della Libia.
I due concittadini sono Bruno Cacace, 56 anni di Borgo San Dalmazzo (CN), e Danilo Calonego, 66 anni di Sedico (BL).
La Farnesina ha confermato il sequestro e precisato che al momento non ci sono rivendicazioni.
Matteo Renzi e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni stanno seguendo la vicenda da New York dove sono per l’Assemblea generale dell’ONU. Da Roma segue la faccenda da vicino il sottosegretario Marco Minniti, delegato ai Servizi segreti.
La notizia è stata data dal sindaco della cittadina di Ghat, nella regione meridionale del Fezzan, che si trova a pochi chilometri dal confine con l'Algeria.
L'azienda piemontese per cui lavorano i due tecnici è operativa in Libia dai tempi di Gheddafi e ha sedi a Tripoli, a Bengasi e a Ghat, dove appunto sono stati rapiti i tecnici.