Dorigatti: «È doverosa una riga di cordoglio anche dal Trentino»
Il presidente del Consiglio provinciale di Trento è indignato per le stragi terroristiche
La strategia è lucida e precisa da tempo: portare lo sgomento dentro la società occidentale e tra gli «infedeli», far vacillare la loro cultura e le loro certezze utilizzando la massima violenza e spietatezza.
Farli sentire insicuri e vulnerabili ovunque.
L'ultimo atto di questa guerra mondiale combattuta per attentati è di oggi, già battezzato venerdì nero, con le allucinanti notizie giunte in rapida successione dalla Tunisia, dalla Francia, dal Kuwait.
Ancora sangue innocente, morti e feriti, kamikaze dell'assurdo, teste decapitate.
Tutto il repertorio mortifero e medioevale - insomma - di questi controcrociati del ventunesimo secolo, assassini della libertà e della democrazia.
È doverosa una riga di cordoglio anche dal Trentino, un'espressione di vicinanza a tutte le vittime, europee e non, e ai popoli colpiti, nella speranza che la ragione, il diritto, l'anelito alla pace e alla convivenza possano infine avere il sopravvento.
Bruno Dorigatti