In ricordo della collega Chiara Santoli

I medici veterinari del Trentino si stringono attorno alla famiglia di Chiara

Il Consiglio Direttivo in rappresentanza di tutti i medici veterinari della provincia di Trento si stringe attorno la famiglia Santoli per la perdita della collega Chiara.
Il tragico avvenimento oltre ad aver lasciato una ferita indelebile nei suoi cari ha scossa l’intera opinione pubblica locale.
Ne fanno fede le continue e ripetute domande sull’accaduto rivolte giornalmente a tutti noi, e pertanto non può non richiedere una riflessione in merito da parte dell’Ordine dei Medici Veterinari.
Se risulta comprensibile l’afflizione dei suoi genitori, della sorella e di quanti hanno avuto modo di conoscerla di persona, sorprende come l’evento sia diventato di memoria condivisa nella società locale.
 
Sicuramente ha inciso la giovane età della collega, ma anche l’evento in sé, la sua dinamica, e la qualifica professionale della giovane Chiara che hanno generato non poco ma comprensibile e diffuso stupore.
Modalità dell’evento e professione, due facce della stessa medaglia. In mancanza di quel titolo professionale la dottoressa Santoli non si sarebbe mai trovata in quel contesto: in una stalla tra le bovine.
E qui subentra il ruolo da lei ricoperto e la sua fame di esperienze in campo che l’hanno portata a vivere lontano dalla sua famiglia pur di apprendere nuove conoscenze e poterle poi offrire un giorno a chi si sarebbe rivolto a Lei.
 
Al di là di interpretazioni personali che in questi giorni si sono potute leggere, l’Ordine resta un faro condiviso da tutti i colleghi che quotidianamente si fa carico di eventuali difficoltà a cui i colleghi stessi si espongono nello svolgere i propri compiti professionali.
L’Ordine infatti media con le istituzioni, dialoga con l’opinione pubblica, tutela i propri iscritti e l’immagine professionale dal punto di vista deontologico, fornisce pareri qualificati oltre a dirimere contradditori tra clienti e professionisti.
Per molti il veterinario, e la figura di Chiara ne è la conferma, si può definire l’«antropologo contadino» attributo coniato per sé da Marcel Jousse per definire e rappresentare l’antropologia del gesto.
 
Chiara arricchiva, come tutti i giovani, il suo bagaglio nozionistico di studi, con l’apprendimento in campo, passaggio inevitabile per quanti si vogliono poi dedicare alla professione.
Un percorso quest’ultimo non garantito e non protetto ma necessario per il completamento dei propri studi.
Così come per alcuni eventi che ci lasciano sbigottiti e senza parole, la professione veterinaria a volte è mancante di parole che supplisce solo con l’atto pratico, il gesto antico da osservare e replicare.
 
Non basta aver studiato tutte le discipline che impongono le scienze veterinarie, Chiara con il suo esempio, ci ha riportato a riflettere su quanto sia «concreta» la nostra professione.
Dove alla parola poi devono seguire, si potrebbe dire «materializzare» i fatti, e come questi saperi entrino in dialogo con una narrazione del corpo, del gesto, dell’azione.
Questo è il punto in cui il sacrificio di Chiara deve esserci da guida, che non basteranno mai gli anni di studio, non basterà mai la propria formazione universitaria se poi non ci si rimbocca le maniche e ci si sporca le mani.
 
La relazione con gli animali è un attributo della sapienza antica: riguarda il corpo debole dell’uomo e la sua presa di coscienza con laltro a cui attribuire un senso: qualcosa di meraviglioso e di tremendo al tempo stesso.  
Come ci ricordano i versi di Pier Paolo Pasolini: le povere parole insomma/ che si dicono ogni giorno, e che volano via con la vita:/ le parole non scritte di cui non c’è niente di più bello.
Le fatiche delle tante Chiara, dell’antropologo contadino che con il suo bagaglio di esperienze si interfaccia e media tra il suo soggetto-paziente (l’animale) e il suo cliente (l’allevatore), richiedono un rispetto e un riconoscimento di molto superiore al mero valore di mercato, perché certi sacrifici non si abbiano più a ripetersi.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Trento