Il commosso ricordo di Ennio Barozzi – Di Paolo Farinati
Da qualche ora il valoroso Alpino di Lizzanella Ennio Barozzi è andato avanti…
Da qualche ora il valoroso Alpino di Lizzanella Ennio Barozzi è andato avanti.
Conoscevo Ennio da molti anni: uomo riservato, di poche parole, sempre rispettoso di tutti e di tutto, generoso e disponibile, concreto nel suo fare e nel suo decidere, proprio per questo di grande affidabilità e credibilità. Persona molto stimata nel nostro paese.
Ha lottato con grande dignità contro la malattia. In sintesi un Alpino vero. È stato per oltre trent’anni figura di indiscusso riferimento per gli Alpini di Lizzanella, della Vallagarina e di tutto il Trentino.
Qualche anno fa, facemmo due chiacchiere una domenica mattina nella nostra Piazza Sant’Antonio, sorseggiando amichevolmente un bicchiere di vino prima di pranzo. Mi raccontò con gli occhi lucidi di mia nonna Eletta, che nel 1937, anno in cui con mio nonno Mario, in paese detto Dario, e con i suoi cinque figli tornò dal sud della Francia, dove la famiglia emigrò sin dal 1923.
«Tua nonna Eletta era una santa donna» – mi disse subito Ennio, aggiungendo - «In quella via Roggia, dove i tuoi abitarono per alcuni anni prima di costruire la nuova casa in via Trieste, viveva una marea di bambini, tra cui i tuoi zii più giovani Ivonne, Giancarlo e Gina, mentre tuo padre Aldo e tuo zio Ugo erano più grandi. Giochi semplici e gioiosi. In quasi tutti i pomeriggi tua nonna Eletta ci portava giù in strada dolci e da bere. In primavera e in estate addirittura ci preparava il gelato o i ghiacciolini a più gusti, che faceva lei con grande amore verso di noi. Che festa!».
Dalla voce e dal tono della stessa con cui Ennio mi raccontò di questi fatti lontani, capì subito che era un uomo, oltre che capace, dal cuore buono, una persona dall’immensa bontà.
Ti voglio ricordare così, caro Ennio, grazie. Riposa in Pace.
Paolo Farinati