«Per Goldman Sachs rialzo? Il mercato reale non è la Borsa»

I prezzi del petrolio restano forti anche supponendo shock negativi, come la recessione

«Nulla togliere a Goldman Sachs, ma specialmente negli ultimi tempi tra mercato finanziario/borsistico e quello reale c'è una grande differenza. Il mercato del petrolio infatti, in particolare dopo l'era Covid, viaggia su binari differenti. Quello reale e del consumo oggi non segue il prezzo del greggio Brent o Wti, ma si orienta sulle politiche di vendita di ogni singolo Stato e dei vari settori del comparto “Oil & Gas”». Lo dice a LaPresse il presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia, interpellato sul Rapporto di Goldman Sachs «Oil - Down but not out» in base alla quale le ragioni per un aumento
 
Uno studio che esce nelle ore in cui il prezzo del future del petrolio greggio Wti e Brent si mostra però incerto e debole, registrando cali più o meno costanti da inizio luglio.
«La diminuzione di questi ultimi giorni delle quotazioni del petrolio - spiega il presidente di FederPetroli Italia a LaPresse - sono da interpretare sulla base di situazioni come l'ultima decisione Opec» (che ha confermato un aumento limitato della produzione, ndr) «dell'espansione russa sul versante asiatico e dei nuovi business africani petroliferi che, per forza di cose, mettono in secondo piano la leadership americana sul greggio internazionale.»