Il «sì» di Ilaria Bernardelli in cattedrale alla Veglia di Pentecoste

Entrerà nell’«Ordo Virginum», antica forma di consacrazione femminile nella Chiesa. Primo caso in Diocesi di Trento, per mano del vescovo Lauro

«Signore cosa vuoi che io faccia?»
La domanda, sullo stile di San Francesco, Ilaria Bernardelli, 34 anni, di Riva del Garda se l’è posta già una decina di anni fa.
E la risposta sembra averla trovata: domani, sabato 8 giugno, in cattedrale a Trento alle ore 20.30, durante la Messa della Veglia di Pentecoste, sarà consacrata nell’Ordo Virginum (alla lettera l’ordine delle vergini), per mano dell’arcivescovo Lauro Tisi.
«Sarò sposa di Cristo, come confermerà l’anello al dito», racconta Ilaria in una lunga intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale Vita Trentina.
 
L’Ordo Virginum, forma di consacrazione femminile già presente fin dal I secolo d.C., poi affievolitasi nel corso della storia a favore degli ordini religiosi, venne rilanciata dopo il Concilio Vaticano II (1965).
Oggi nel mondo si contano circa settemila consacrate nell'Ordo Virginum in tutti i continenti, settecento in Italia (in 110 diocesi), ma per la Chiesa trentina è il primo caso in assoluto.
Donne che conducono una vita normalissima «nel mondo, ma per essere – sottolinea Ilaria – segno concreto e quotidiano del Regno di Dio».
 
Formazione teologica, insegnante di religione al S. Cuore di Trento, Ilaria manterrà gli impegni attuali e lavorerà per la Diocesi, dove è già molto attiva nella pastorale giovanile, mettendo il proprio servizio nelle mani del vescovo Lauro.
Nel suo percorso definisce fondamentale la frequentazione del monastero delle clarisse di Borgo Valsugana e il supporto di una guida spirituale per arrivare a maturare una scelta così radicale.
«So di rinunciare a un matrimonio, all’avere figli. Ma questo non mi causa ripensamenti. Questa scelta di vita, come dovrebbero esserlo tutte, ti porta a renderti consapevole che essa ti riempie totalmente e tutto il resto passa.»