Giorno della Memoria 2016: «Vite indegne – Unwűrdige Leben»
L'appuntamento del Club Armonia con il racconto delle pagine di quel dramma senza senso che è stata la Shoah, dal 26 gennaio al 5 febbraio
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Con la preziosa collaborazione del Sistema Bibliotecario trentino e della Provincia autonoma di Trento, ritorna puntuale – e nel solco di una tradizione ormai ultradecennale – l’appuntamento del Club Armonia con il racconto delle pagine di quel dramma senza senso che è la Shoah.
Proseguendo nella sua ricerca storico-narrativa per il «Giorno della Memoria 2016», il Club Armonia affronta, con l’atto unico di Renzo Fracalossi «Vite indegne – Unwűrdige Leben», il poco noto tema del contributo materiale ed intellettuale dato dalla ricerca medica e scientifica allo sterminio ed al tentativo folle di costruire una nuova e pura «razza ariana».
Che senso ha, dopo oltre settant’anni, tornare ancora a quel «male assoluto», per indagare vicende al limite dell’incredibile; per sollevare la polvere d’archivio sulle centinaia di migliaia di uccisi freddamente e secondo ferree pianificazioni nel contesto dei disabili, dei malati psichici, dei disadattati, degli «asociali»?
Perché non condividere invece il punto di vista di un medico delle SS, il dott. Georg Renno responsabile peraltro impunito di atrocità senza pari, il quale in un’intervista del 1988 ha detto: «E’ passato molto tempo e, prima o poi, bisognerà pur farci una croce sopra!»
E’ proprio per non cadere nel rischio dell’oblio spinto dallo scorrere del tempo che è necessario continuare a raccontare, posto che ciò che non manca assolutamente è il materiale della narrazione, nella certezza che solo la conoscenza potrà aiutarci ad evitare il rischio incombente del ripetersi.
«Vite indegne – Unwűrdige Leben» si pone quindi l’obiettivo di riassumere la lunga teoria dei protagonisti degli esperimenti medici su cavie umane e le nefandezze di quelle sperimentazioni, ma anche la consapevole ed entusiastica adesione di medici, biologi, scienziati, infermieri ed operatori sanitari ad ogni livello all’«ideali» nazista, nonché il loro rientro nella vita quotidiana come se nulla fosse accaduto, alla conclusione delle guerra.
L’atto unico, che vede in scena Mariano Degasperi (Ippocrate), Anita Calliari (la Natura), Claudia Furlani (la Storia), Barbara Gazzoli, Sara Ghirardi e Patrizia Dallago (le Rappresentanti del Servizio femminile SS) e Renzo Fracalossi (un ufficiale delle SS), si avvale della collaborazione tecnica di Gianni Dorigatti e della regia dell’autore.
Debutto a Cembra il 26 gennaio (Biblioteca comunale) e poi il 27 gennaio a Trento (Palazzina D del Centro Servizi Sanitari di V.le Verona), il 28 gennaio a Cles (Biblioteca comunale), il 29 gennaio a Pergine Vals. (Teatro delle Garberie), l’1 febbraio a Tione (Sala municipale), il 2 febbraio a Mezzolombardo (Teatro San Pietro) ed infine venerdi 5 a Mezzano di Primiero (Centro civico).
Inizio ad ore 20.30 ed ingresso libero e gratuito.