Il nuovo segretario del Partito Democratico è Elly Schlein

Il PD si è portato più a sinistra – Ora l’Italia ha una donna al governo e una donna all’opposizione – In Trentino il 64% dei votanti ha scelto la Schlein

Un milione di italiani è andato a votare per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico, in sostituzione del dimissionario Enrico Letta.
La scelta era tra i due candidati usciti emergenti dalla prima selezione di due settimane fa, Stefano Bonaccini (52,9%) e Elly Schlein (34,9%). Visto lo scarto tra i due, pareva scontato che vincesse il primo.
E invece oggi, che si è votato per le primarie, gli elettori si sono espressi per Elly Schlein.
Nella notte gli scrutini si sono fermati all’80% del votanti e i risultati danno il 53,8% alla Schlein e il 46,2% a Bonaccini. Anche se quel 20 percento mancante fosse tutto a favore di quest’ultimo, la vittoria resterebbe di Ally Schlein.
In Trentino i seggi allestiti erano 46 e i risultati dicono che il 64% dei votanti ha scelto Elly Schlein, contro il 36% che si è espresso per Bonaccini.
 
Bonaccini ha fatto gli auguri alla Schlein in un discorso breve, ma certamente incoraggiante per la vincente.
«La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein, l'ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. È stata più capace di me nel dare il senso di un rinnovamento del partito. Tutti dovremo darle una mano.»
Bonaccini sembrava quasi sollevato dai risultati.
Enrico Letta, segretario uscente, ha augurato alla segretaria di «farcela là dove io non ce l’ho fatta».
Letta ha ringraziato anche Bonaccini per le parole espresse a favore della vincente.
 
Nel suo discorso, Elly Schlein ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per giungere a questo risultato.
Poi ha annunciato che cambierà davvero il Partito Democratico.
«Il popolo democratico è vivo, – ha detto, commentando l'affluenza. – Il mio è un mandato chiaro a cambiare davvero. Le priorità sono il contrasto a ogni forma di disuguaglianza, il diritto a un lavoro dignitoso, alla scuola pubblica, alla necessità di affrontare con massima urgenza l'emergenza climatica.
«Saremo un bel problema, per il governo Meloni. Faremo le barricate se necessario.»
Di certo, con l'elezione di Schlein alla segreteria, il Partito Democratico si è portato più a sinistra. E probabilmente recupererà quegli elettori che l'avevano abbandonato.

Per quanto determinata, peraltro, sarà alla guida di un partito all’opposizione.
Interessante invece osservare come per la prima volta in Italia troviamo una donna alla guida del Governo e una donna alla guida del principale partito di opposizione.
Forse le cose stanno cambiando davvero.

GdM