Fiori australiani per la cura delle emozioni – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con la floriterapeuta Odille Berloffa «flower eccences consultant»

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Stare bene con se stessi e con gli altri, coltivare sentimenti positivi, sviluppare una visione fiduciosa e progettuale della vita e del futuro, sono aspetti fondamentali per il benessere di ogni persona.
Quando questo equilibrio tende a vacillare, un aiuto arriva dalla floriterapia, uno dei metodi naturali più conosciuti nel campo del benessere naturale che si basa principalmente sull'utilizzo dei fiori e delle loro diverse proprietà.
Oggigiorno i rimedi floreali sono molto diffusi ed utilizzati in tutto il mondo, facili da reperire anche nelle comuni farmacie ed erboristerie.
Le essenze floreali, soluzioni acquose preparate con semplici infiorescenze di piante selvatiche, svolgono un’azione dolce e sottile di armonizzazione interiore.
 
Sono preparati che interagiscono profondamente ma delicatamente e quindi in sicurezza con il nostro sistema energetico, ma è necessario specificare fin da subito che la floriterapia non è nata come medicina alternativa, ma complementare: favorisce l’equilibrio emozionale che viene considerato un importantissimo fattore protettivo per il mantenimento della salute.
Le Essenze Floreali agiscono positivamente sugli stati d’animo disarmonici, aiutando le persone a prendere coscienza dei propri disagi e a sviluppare le qualità positive che permettono di superarli.
Per questo può essere consigliata a tutti, anche agli animali.
 
A tal proposito, nel corso degli ultimi trent’anni, Ian White ha messo a punto sessantanove rimedi floreali (gli Australian Bush Flowers, famosi in tutto il mondo) dedicati ai principali disagi emotivi e alle problematiche esistenziali tipici della nostra epoca.
Queste essenze sintetizzano le straordinarie proprietà dei fiori spontanei che crescono nel bush (la caratteristica boscaglia selvatica ricca di eucalipti), che gli Aborigeni già da millenni utilizzavano per trattare gli squilibri emozionali e capaci di attivare profondi processi di trasformazione e cambiamento interiore.
 
L'uso di questi preparati andrebbe comunque sempre consigliato da un floriterapeuta esperto, ovvero una persona che attraverso vari corsi si è specializzata in questo particolare settore.
Noi per approfondire l’argomento, abbiamo chiesto a Odille Berloffa - nata a Trento e diplomata in Flower Essences Consultant, consulente in essenze floreali, in particolare in quelle Australiane - di spiegarci le proprietà benefiche derivate dall’uso regolare di questi preparati.
 

 
Signora Odille, com’è nata la vocazione per le cure naturali e in particolare per lo studio delle essenze di fiori australiani?
«Da sempre, in maniera spontanea, sono attenta e sensibile alla natura con la quale l’umanità, da molto tempo, non è più in perfetto equilibrio e sintonia come dovrebbe essere. Il mio percorso di ricerca interiore e crescita personale mi ha portata ad avvicinarmi in particolare alle essenze floreali sperimentandole personalmente.
«Grazie ai benefici ottenuti, quali la maggior fluidità emozionale quotidiana, la leggerezza e la serenità che infondono attraverso il loro sostegno, ho deciso di addentrarmi nell’approfondimento e lo studio delle stesse.
«Con il tempo, ho sentito il desiderio di condividere, soprattutto con chi ne sentisse la necessità, questa opportunità che la natura ci offre, in modo particolare in questo periodo che stiamo vivendo, così precario, in cui è sempre più difficile mantenere un equilibrio emotivo in lucidità.»
 
Parliamo di Australian Bush Flowers (fiori australiani). Che cosa sono esattamente nella floriterapia?
«Gli Australian Bush Flowers sono essenze floreali ottenute da fiori straordinari che nascono e crescono spontaneamente nella regione australiana denominata Bush, una terra molto vasta, incontaminata, pura e sacra, che ci offre, appunto, una flora dalle caratteristiche energetiche di alto livello.»
 
In che modo il floriterapeuta sceglie i rimedi giusti per la persona che ha di fronte?
«Attraverso l’ascolto profondo, cogliendo le sfumature dei disagi emotivi espressi dal consultante durante il colloquio. Sì, perché la gamma di fiori australiani, ben 69, che sono stati scoperti, studiati e messi a punto dal naturopata australiano Ian White, ci offre un sostegno per ogni tipo di disagio a livello emozionale, per aiutarci a vivere più in equilibrio e quindi più sereni.»
 
Per quali squilibri emozionali sono indicate le essenze di fiori e con quali vantaggi?
«Le essenze floreali possono aiutarci a riequilibrare tantissime emozioni, dagli stati di agitazione, ai timori, dall’incapacità di adattarci a certe situazioni e/o ambienti in cui viviamo, al sentirci a disagio con noi stessi e con gli altri.
«Un sostegno per riuscire a vivere più liberi e in armonia, principalmente con sé stessi, per poi relazionarci più fluidamente e con amore agli altri.»
 
Come si preparano le assenze?
«La preparazione avviene raccogliendo i petali dei fiori (senza toccarli direttamente con le mani) i quali vengono poi messi in una ciotola d’acqua pura ed esposta al sole per molte ore.
«Questo metodo, detto solarizzazione, permette ai raggi del sole di trasmettere all’acqua (dotata di una memoria e capacità di trattenere e trasmettere informazioni di tipo vibrazionale) di imprimersi della frequenza del fiore.
«Successivamente, ottenuta l’essenza madre del fiore, la stessa va miscelata con pari quantità di brandy. Il brandy permette all’acqua di conservare la vibrazione dell’essenza del fiore ad essa trasmessa attraverso i raggi solari.»
 
 
Fiore Red Grevillea.
 
In che maniera si associa a ogni singolo fiore una particolare emozione da riequilibrare?
«Ogni fiore è dotato di proprie caratteristiche date dalle altrettante caratteristiche del luogo in cui cresce (clima, terreno, eventuali flussi di acqua nelle vicinanze, ecc...) e che spesso si riflettono nel suo aspetto, la cosiddetta Dottrina delle Segnature, secondo la quale alcune proprietà di una pianta (la forma, lo sviluppo, il colore, ecc...) possono esprimere somiglianza con lo squilibrio emozionale da trattare.
«Per fare un esempio, se osservate il fiore nell’immagine, il Red Grevillea, che aiuta chi ha la sensazione di sentirsi bloccato da qualcuno o da qualcosa e quindi si trova in una situazione spiacevole, assomiglia ad un ragno intrappolato nella sua stessa ragnatela, come un insetto.
«Questa essenza dona la forza o meglio l’audacia di uscire da certe situazioni che non si riescono a cambiare, promuovendo il coraggio e l’indipendenza.»
 
Come si assumono?
«L'essenza singola o le essenze combinate si assumono per via orale 2 volte al giorno, 7 gocce al mattino appena svegli e 7 gocce alla sera prima di coricarsi.
«In alcuni specifici casi si possono assumere anche più volte al giorno, come ad esempio negli stati di agitazione o di eccessiva apprensione.
«Possono essere usate anche per applicazioni esterne, nell'acqua del bagno o mediate diffusore ambientale o aggiunte a creme o oli.»
 
In che modo agisce un fiore sull'interiorità di un individuo?
«Principalmente mettendo in comunicazione la nostra parte più profonda e a noi sconosciuta (che raccoglie una moltitudine di informazioni e memorie nascoste in noi) con la nostra parte conscia, affinando le nostre intuizioni, al fine di portarci ad agire in maniera opposta a quelle che sono le nostre tendenze.
«Perciò, ad esempio, sostituendo il timore con il coraggio, l’insicurezza con la sicurezza di sé, il rancore con l’amore, ecc..., permettendoci di trovare quindi un buon equilibrio emozionale e pace interiore, che poi si ripercuotono automaticamente e positivamente nell’ambiente in cui viviamo.»
 
Quali sono le differenze fra i fiori di Bach e i fiori Australiani?
«Le due tipologie di essenze si differenziamo semplicemente per: i diversi continenti da cui provengono (Europa ed Australia); il periodo storico in cui sono stati scoperti (i Bach tra fine del 1800 e inizio del 1900 – gli Australiani negli anni dal 1990 in poi); dal numero delle essenze floreali in repertorio (38 sono quelle di Bach e 69 quelle australiane); la modalità di assunzione: i fiori di Bach si assumo 4 gocce per 4 volte al giorno, mentre i fiori australiani 7 gocce due volte al giorno, mattino e sera.»
 
Ci sono controindicazioni?
«Assolutamente no. Non ci sono controindicazioni né effetti collaterali in quanto le essenze floreali contengono l’informazione energetica del fiore.»
 
Quali sono le essenze più richieste?
«In prima linea abbiamo due importanti miscele contenenti al loro interno le singole essenze che mirano a dare immediato sostegno in particolari momenti e che possono essere assunte anche più volte in una giornata.
«Emergency per le difficoltà improvvise nella quotidianità: è da utilizzare come sostegno sulle emozioni acute, specialmente quando si ha difficoltà a gestire situazioni stressanti ed improvvise (quindi da utilizzare nel qui e ora) ed è anche molto proficuo in fase di preesame.
«E Stress Stop, che è utile per gli stati di eccessiva apprensione e per i disagi causati dallo stress quotidiano; è indicato per quei soggetti che necessitano di organizzare il proprio tempo e spazio, abbandonando agitazione e preoccupazione dovute alle pressioni, in particolare, del mondo moderno, ottenendo quindi calma nel gestire i ritmi della giornata.
«Accanto a queste, mi preme indicarne ancora un paio che spesso consiglio.
«Una è Vivacity ed è adatta a chi sente una momentanea perdita di iniziativa nella quotidianità, aiuta infatti a rinnovare l’entusiasmo nel quotidiano, favorendo una maggior dinamicità per ritrovare i ritmi in equilibrio con sé stessi e le richieste del mondo esterno.
«E Transition, per chi trova difficoltà nei cambiamenti, per i nuovi inizi e per le nuove fasi, come ad esempio un trasloco, un cambio di nazionalità, un nuovo lavoro, il pensionamento, ecc... Supporta l’apertura al cambiamento e alle relative sfide anche nei momenti di stallo energetico, favorendo la gioia per il passaggio ad un’altra fase.
«Ricordo che Ian White ha messo a punto ben 23 miscele di essenze floreali australiane e che si possono scoprire visitando il sito www.bushflower.it
 
Tante persone sono soddisfatte dei risultati ottenuti dopo l’assunzione dei fiori ma altrettante invece non ne confermano l’efficacia. La floriterapia funziona davvero oppure è necessario, come alcuni ritengono, essere convinti di prendere un rimedio efficace per vedere i risultati?
«Sicuramente il fatto di crederci aiuta, come del resto in tutte le situazioni di vita, più ne siamo convinti, più le affrontiamo in maniera fluida. In alcuni casi capita che non funzionino perché non è stata consigliata l’essenza o la miscela floreale più adatta in quel momento.
«Ma posso garantire che i risultati si vedono. A volte sono piccoli, ma seguendo un percorso di qualche mese, si riesce a raggiungere uno stato di equilibrio davvero soddisfacente.»
 
Un’ultima domanda. I fiori australiani posso essere d’aiuto anche per i nostri amici a quattro zampe?
«Anche i nostri animali sono soggetti ad emozioni (simili alle nostre), che manifestano istintivamente e apertamente, e ben visibili all’occhio umano. Quindi anche loro, come noi, hanno diritto al benessere, nonché ad un’esistenza in sintonia con la natura e con tutti gli altri esseri viventi, in particolar modo con la cerchia di persone con cui condividono gli spazi e le loro giornate.
«Ian White ha messo perciò a punto, anche per gli animali, una linea di 11 combinazioni di essenze floreali adatte a tutte le possibili problematiche emozionali che possono insorgere, quali: situazioni improvvise (come ad esempio agitazione o timori all’arrivo di un temporale o prima di una visita dal veterinario, ecc...); stati di stress e nervosismo; tendenza alla territorialità; perdita di vitalità; timidezza; difficoltà ad affrontare il cambiamento e gli spostamenti (tipiche problematiche dei gatti).
«Tutte condizioni che si possono affrontare tranquillamente anche attraverso la floriterapia e che di riflesso possono diventare un ulteriore sostegno per noi, al fine di poterci rapportare a loro con maggior sintonia.»

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