È morto al S. Chiara di Trento il paroliere dei Pooh Valerio Negrini

Aveva 66 anni. A 21 anni aveva già scritto «Piccola Katy», poi «Pensiero», «Tanta voglia di lei», «Chi fermerà la musica»

Valerio Negrini si è sentito male alle 15 di ieri nel posteggio antistante in centro sportivo di Andalo, dove stava trascorrendo una vacanza.
Trasportato d'urgenza al Pronto soccorso di Trento con l'elicottero, ha cessato di vivere alle 19. 
 
Negrini era nato a Bologna il 4 maggio 1946 e fu uno dei fondatori dei Pooh nel febbraio del 1966.
Allora Negrini era batterista e già paroliere del complesso. Sporadicamente, cantava anche da solista.
È suo il parlato di Opera prima, ma ha cantato anche in La fata della luna, Tutto alle tre, Il primo e l'ultimo uomo.
Nel 1971, dopo la pubblicazione del 33 giri Opera prima, Negrini decide di uscire dal gruppo per rimanere comunque il quinto Pooh occulto.
Valerio continua a fare il paroliere firmando la maggior parte dei testi. A partire dal 1975 si divide il compito con Stefano D'Orazio, che l'ha sostituito alla batteria.
Resta comunque l'autore di quasi tutti i singoli di maggior successo.
 
Dal momento che i Pooh inizianro ad autoprodursi nel 1976), i testi di Valerio Negrini cambiano radicalmente e si orientano in diverse direzioni. È tra l'altro sua l'idea di intitolare il famoso album Poohlover in questa maniera.
Nel 1977 incide, insieme a Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio, un 45 giri con lo pseudonimo di Mediterraneo System. Le due canzoni (nelle quali Valerio Negrini è voce principale) sono almeno di fatto brani dei Pooh, anche se semisconosciuti.
Per l'occasione il 45 giri viene distribuito alle radio. Esso comprende i pezzi Ci pensi? e Mezzanotte a maggio.
 
Negli anni ottanta Valerio scrisse tra l'altro i testi per i dischi solisti di Roby Facchinetti e Dodi Battaglia.
Tra i testi creati per altri artisti si ricordano in questa sede Un sogno tutto mio (che Caterina Caselli presenta al Festivalbar nel 1973), Uomini addosso di Milva, Ce la fai di Miguel Bosé, Trappole di Eugenio Finardi, Innamoratevi come me di Lena Biolcati, Sto con te di Anna Rusticano, Hey città e Park Hotel degli Everest dei quali fu anche produttore.
Accompagnò i Pooh nel tour del 1992 suonando i vecchi pezzi nel finale di concerto. In occasione del venticinquesimo anniversario del gruppo pubblica il volumetto Le guerre poohnike nel quale espone la biografia del gruppo secondo la sua prospettiva, inclusi alcuni conflitti.
 
Nel 1993, a quasi vent'anni dalla sua ultima partecipazione vocale in una canzone, è tornato a cantare insieme a Roby Facchinetti in Facciamo una canzone, pezzo incluso nell'album solista di Facchinetti Fai col cuore.
A partire dalla fine degli anni novanta, il contributo di Valerio Negrini alla stesura dei testi viene sensibilmente ridimensionato a favore di quello di Stefano D'Orazio, nonostante il lavoro di Negrini come paroliere venga da alcuni ritenuto uno dei pochi elementi veramente insostituibili nel profilo dei Pooh.
Al momento in cui Stefano lascia il gruppo, nel 2009, segue comunque una fase di riorientamento nel gruppo, per cui i Pooh tornano a pubblicare canzoni con testi firmati esclusivamente da Negrini. 
 
Ancora oggi che sono rimasti in tre, ai concerti dei Pooh si va non solo per ascoltare, ma anche per cantare a squarciagola canzoni che sono entrate nel più diffuso immaginario collettivo: da Piccola Katy, che Negrini scrisse a soli 21 anni, a Pensiero, da Tanta voglia di lei a Chi fermerà la musica.
Lascia la moglie Paola e le tre figlie, Alice (1979), Linda (1990) e Ginevra (2006).
  
Valerio Negrini è morto ieri all’ospedale S. Chiara di Trento a causa di un infarto.